Museo del Fascismo a Predappio, Sinistra italiana/Sel: grave ipotesi di finanziamento pubblico. Il governo smentisca
Realizzare un Museo del Fascismo a Predappio è un’idea sbagliata, per di più con finanziamenti pubblici da 4,5 milioni di euro. Per il deputato Giovanni Paglia di Sinistra Italiana «L’Italia ha già molti luoghi che ricordano il fascismo e la sua storia. Dalle mie parti è facile trovare i cippi che ricordano i caduti partigiani. C’è la Risiera di San Sabba, ci sono le Fosse Ardeatine. Ci sono le montagne, le carceri, i campi, come ci ricordava Calamandrei. Predappio non è nulla, se non il luogo dove è nato e sepolto un dittatore che ha distrutto l’Italia. Il Governo lasci perdere: del turismo che affolla quel posto si può e si deve fare a meno».
Per la senatrice di Sel Alessia Petraglia: «E’ grave che luoghi protagonisti del ventennio fascista divengano spazi celebrativi dell’atroce dittatura che l’ha guidato, e ancor di più che questo avvenga con soldi pubblici. Governo smentisca l’ipotesi di un prossimo Museo del Fascismo a Predappio, e si attivi affinché non venga praticata alcuna opera di revisionismo storico in materia».
La senatrice di SEL ha presentato un’ interrogazione al Presidente del Consiglio, al Ministro dell’Interno e al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in merito alle notizie di stampa secondo le quali il Governo sarebbe pronto a finanziare il progetto attraverso lo stanziamento di due milioni di euro.
«Predappio – conclude l’esponente di SEL – è già oggi meta di pellegrinaggio per alcuni, inquietanti, soggetti nostalgici del ventennio fascista, che si recano alla casa di Mussolini o al vicino cimitero con l’intento di celebrare la pagina più oscura nella storia dello Stato».