Napoli, Landini: «Renzi non ha il consenso di chi lavora». In migliaia al corteo Fiom
“Legalità, uguaglianza, democrazia”, e poi un secco “no al Jobs Act e a questa legge di stabilità”. Sono le parole d’ordine della manifestazione e dello sciopero di otto ore organizzati dalla Fiom e dal suo segretario Maurizio Landini che oggi sono in piazza a Napoli.
La protesta fa tappa nel capoluogo campano dopo che, venerdì 14, era andata in scena a Milano, mentre continuerà poi, il 25 e 27, nelle isole, a Cagliari e a Palermo.
Matteo Renzi non ha «il consenso delle persone oneste». Di chi «lavora e di chi cerca lavoro». Con queste parole, dal corteo Fiom di Napoli, Maurizio Landini risponde alle accuse di Renzi sulla “valenza politica” dello sciopero generale indetto dai sindacati e sui nuovi attacchi lanciati dal premier al sindacato ieri mattina e in serata dal comizio al Paladozza di Bologna.
«Renzi è male informato o poco attento. Perché se fosse informato saprebbe che la Fiom fu l’unico sindacato che scioperò contro la Fornero». Poi la critica alla mancanza di «visione politica» dell’esecutivo. «Un governo che non ha in mente una politica industriale e non parte dal rilancio del Mezzogiorno non va da nessuna parte».
Al corteo partecipano circa ventimila persone. La manifestazione si concluderà con un intervento di Maurizio Landini. A sfilare non solo tute blu ma anche lavoratori di altre categorie, non soltanto della Campania. Ad aprire il corteo infatti uno striscione della Fiom di Roma. Gli esponenti del comitato di lotta Cassaintegrati e licenziati dello stabilimento Fiat di Pomigliano al corteo in limousine per dire “che gli operai, se uniti, possono arrivare al potere”. Attese delegazioni anche da Taranto e Terni.
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