No alle preferenze: con i collegi uninominali più trasparenza per gli elettori e controllo degli eletti
Legge elettorale: no ai nominati e al mercato delle preferenze. Non dimentichiamo che cosa ha comportato questo sistema in termini di scandali e cattiva gestione, come dimostra il caso di mafia capitale.
E’ quanto ho sostenuto nel mio intervento nella discussione generale sul ddl Riforme in corso al Senato.
Con le opportune modifiche il sistema dei collegi uninominali garantirebbe maggiore trasparenza per gli elettori, agevolerebbe forme di controllo permanente degli eletti rispetto al loro mandato e consentirebbe di analizzare i loro comportamenti e relazioni con i cittadini e con il tessuto civile, economico e sociale di un territorio.
Su un tema tanto delicato non possiamo tuttavia pensare di condurre un dibattito veloce, astratto e disarticolato dalle condizioni di gravissimo disagio in cui si trova il Paese. Dobbiamo rimettere al centro la questione morale, come sosteneva Berlinguer: non con taglio moralistico o a colpi di twitter, ma ponendo la capacità del sistema di rinnovarsi alla base della politica futura. Solo da questa catarsi potranno emergere figure politiche degne dell’autorevolezza necessaria a vincere la disaffezione dei cittadini verso la politica, capaci di riconnettere il tessuto sociale ed economico dell’Italia.
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Nicola
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