No allo smantellamento dei grandi asset industriali italiani
Il ministro Padoan prosegue imperterrito con il piano di smantellamento dei più grandi asset industriali italiani. La cessione ai cinesi del 35% di Cdp Reti, da parte di Cassa Depositi e Prestiti, che detiene importanti quote di Snam e Terna, l’annuncio di giungere presto alla privatizzazione di Enav, Poste e l’idea di privarsi di un pacchetto del 5% di Eni e Enel dimostrano che per il governo l’unico modo di reperire risorse è quello di svendere i gioielli di famiglia.
Chiediamo al governo di tornare sui suoi passi prima che sia troppo tardi. Cedere settori strategici come il gas, l’elettricità o le poste, e importanti realtà come Eni e Enel, agli stranieri e alla speculazione finanziaria vuol dire abbandonare qualsiasi idea di politica industriale per il Paese.
Sel si oppone a tale logica e chiede al governo e al ministro dell’economia soluzioni alternative che tengano insieme un nuovo modello di sviluppo e una nuova politica industriale per il rilancio del nostro patrimonio pubblico.
Commenti
-
francesco