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Mercoledì, 20 luglio 2016

#NoBavaglioTurco, sit in a Roma davanti all’ambasciata della Turchia. L’adesione di Sinistra Italiana

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Un sit-in davanti all’ambasciata turca a Roma contro l’ulteriore stretta repressiva che Erdogan e il governo Yildirim stanno operando contro i giornalisti dopo il fallito colpo di Stato del 15 luglio. Con l’hashtag #NoBavaglioTurco la Federazione nazionale della Stampa (Fnsi), Articolo 21 e Usigrai danno appuntamento alle 15 di mercoledì 20 luglio in via Palestro, sede dell’ambasciata turca.

“La repressione del presidente Recep Tayyip Erdogan dopo il fallito golpe del 15 luglio si sta abbattendo anche sui giornalisti e sulla libertà di stampa in Turchia. Ne è convinto anche Can Dündar, direttore del quotidiano Cumhuriyet condannato in primo grado a cinque anni e dieci mesi per “rivelazione di segreto di Stato”, che, intervistato dal Corriere della Sera, osserva: «I mezzi di informazione filo-governativi hanno già iniziato la caccia alle streghe contro i giornalisti di opposizione». E aggiunge: «La situazione peggiorerà sicuramente per i media in generale, con un potere ancora più forte nelle mani di Erdogan».

Sinistra Italiana ha aderito convintamente al sit in di oggi pomeriggio a Roma per la libertà e i diritti civili in Turchia.

«Dopo il fallito golpe dei militari quello che sta avvenendo in Turchia in queste ore pensiamo che sia un vero e proprio  golpe: migliaia e migliaia di persone sono sotto il tallone di una repressione violentissima. Questo è inaccettabile, ed è l’ennesima dimostrazione di autoritarismo del regime di Erdogan che da tempo, sta sopprimendo le libertà fondamentali». Afferma Nicola Fratoianni intervenendo alla manifestazione promossa da FNSI, Articolo 21, Usigrai ed Amnesty davanti all’ambasciata turca a Roma.
«Per questo – prosegue l’esponente della sinistra- dobbiamo non solo mobilitarci ma chiedere, pretendere, che l’Italia e l’Europa siamo fermi con il regime turco, a difesa dei diritti civili ed umani, e che mettano in discussione gli accordi siglati finora con Ankara, a cominciare dal pessimo accordo sulla riammissione dei migranti in fuga dall’Isis e dalla guerra.
La mobilitazione e l’indignazione civile non si possono fermare ora – conclude Fratoianni – , nei prossimi giorni c’è bisogno di una grande risposta corale di forze politiche, sociali, intellettuali italiane al fianco del popolo turco».
Al sit in ha partecipato una folta delegazione di parlamentari della sinistra, dal vicepresidente della commissione Esteri del Senato De Cristofaro ai deputati D’Attorre, Fassina, Ferrara, Paglia, Bordo, Kronblicher, Nicchi, Ricciatti, Piras, Quaranta. Mentre parte del gruppo parlamentare partecipava al question time sulla Turchia nell’aula di Montecitorio.

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