Oasi Sarparea, dietro al sito turistico la lottizzazione. La Regione: Dobbiamo sapere la verità, non svendiamo la Puglia
«E’ una vicenda opaca sulla cui storia è bene che dia uno sguardo la Procura della Repubblica di Lecce, alla quale consegneremo un dossier». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, riferendosi alle accuse, rivolte da imprenditori inglesi, per il diniego e i presunti ritardi dell’ente nell’autorizzare un progetto per la costruzione di un resort con 250 villette (150mila metri cubi di cemento su 17 ettari) in un area con uliveto secolare in località Sant’Isidoro, in territorio di Nardò (Lecce).
«Noi siamo contenti – ha aggiunto Vendola parlando in conferenza stampa con al fianco l’assessore all’Urbanistica della regione Puglia, Angela Barbanente – quando sul nostro territorio si portano quattrini (l’investimento è di 70 milioni di euro, ndr), ma questo non significa che possiamo o dobbiamo svendere il territorio». «Non abbiamo gli anelli al naso, abbiamo avuto – aggiunge – riconoscimenti da tutti per gli investimenti, siamo ritenuti interlocutori credibili e non accettiamo la finta lezione che la politica possa decidere in spregio alla normativa vigente».
Il presidente della Puglia ha sottolineato che l’area interessata dal progetto è considerata di pregio e comprende un uliveto quattrocentesco, nel territorio di «una città – ha voluto ricordare – quella di Nardò che è la città di Renata Fonte, non dimentichiamolo». Renata Fonte è l’ex sindaco della cittadina, ucciso il 31 marzo 1984 e indicato quale uno dei paladini della legalità in Puglia.
«Noi dobbiamo sapere quale è la verità. Una lottizzazione di 150mila metri cubi di cemento in un uliveto quattrocentesco a ridosso della costa di Nardò a Sant’Isidoro, in un’area di pregio che è sempre stata guardata come una preda dai cacciatori di territori, dai cementificatori. Non è una storia particolarmente bella». Ha proseguito il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola,
«Io mi ribello – ha continuato Vendola – a chi presenta come ecoturismo lo sradicamento sicuro degli ulivi, a chi compie un attentato ad un’area così di pregio, a chi fa la campagna sulla burocrazia che blocca. Noi abbiamo dato oltre il 90 per cento di pareri favorevoli ad interventi, sia pure dopo averli resi compatibili con l’ambiente. Noi difendiamo la Puglia, attraiamo investimenti, la Puglia è la prima in Italia per crescita dell’export, ma è bene che si sappia, noi non abbiamo l’anello al naso e non svendiamo la Puglia. Questo deve essere chiaro a tutti».
«Queste scelte – ha ribadito Vendola – devono sempre sottoporsi al rispetto delle norme di legge. Tutti sono tenuti a rispettare le norme vigenti, ma soprattutto la sostanza, cioè la Puglia. Altrimenti un giorno ci lamentiamo delle ferite inferte al paesaggio e il giorno dopo ci lamentiamo del contrario».
Nella foto di apertura un momento della conferenza stampa del governatore Vendola e dell’assessore all’Urbanistica della regione Puglia, Angela Barbanente
Commenti
-
Roberto Rossi
-
Fabio Pari