Oktavia Brugger: «L’Europa ha bisogno di più sociale e meno banche»
Oktavia Brugger ha voluto provare la politica da dentro. L’ha conosciuta per molti anni come figlia e sorella di uomini di punta della Svp (il padre Peter Brugger, storico vice Obmann, il fratello Siegfried). L’ha raccontata come giornalista del Sender Bozen con base a Roma. L’occasione giusta è arrivata con le elezioni europee. Oktavia Brugger è la candidata del Trentino Alto Adige nella lista «L’altra Europa con Tsipras», sostenuta anche dai Verdi altoatesini. Ieri l’intervista al giornale Alto Adige con il direttore Alberto Faustini. Perfino troppo facile per Herbert Dorfmann, l’antagonista della Svp, la battuta sulla candidata «della lista anguria, verde di fuori, rossa di dentro».
Nell’intervista la candidata parla di Tsipras: «Alexis Tsipras, il nostro candidato presidente, non è certo il mostro che viene descritto. È certamente di sinistra, ma in Grecia era candidato in concorrenza al partito comunista. Per i Verdi altoatesini e Sel la lista Tsipras è stata la piattaforma per poterci candidare».
E sulle politiche necessarie le idee sono chiare. «L’Europa ha bisogno di più sociale e meno banche. Nelle scorsa legislatura si sono perse occasioni sul sociale, ad esempio il voto contrario nel parlamento europeo all’allargamento della maternità retribuita da 14 a 20 settimane. Anche Dorfmann ha votato contro. La priorità dei prossimi cinque anni deve essere è la disoccupazione giovanile: è una emergenza, non so quanto venga percepita nella sua gravità. Nelle banlieue parigine siamo arrivati alla terza generazione di giovani senza lavoro».