La mia candidatura nasce dal momento che ho cominciato a sostenere anche all’interno del mio partito, Sinistra Ecologia e Libertà, la candidatura di Alexis Tsipras. Una cosa ovvia per me dal momento che in Grecia faccio parte di SYRIZA. La mia candidatura è stata sostenuta da donne e uomini della sinistra diffusa, da personalità siciliane, ma soprattutto dalla società civile, che hanno pensato a me come ad una “ambasciatrice” del processo di unificazione della sinistra in Sicilia, oltre i confini delle appartenenze di partito.

Ma non è solo la cittadinanza greca di Tsipras che rende molti di noi greci e italo-greci di sinistra orgogliosi in Italia. Basterebbe solo visitare la Grecia dei memoranda per rendersi conto delle conseguenze delle politiche neoliberiste. Tutte le volte che vado in Grecia provo dolore a constatare i disastri che il governo greco e la Troika hanno provocato. E rivedo ripercorrere le stesse pericolose tappe anche qua, da noi, in Sicilia.

Ho vissuto in prima persona il grande entusiasmo dell’ascesa di SYRIZA nel 2012 e spero che ‘L’Altra Europa con Tsipras’ riservi la stessa sorpresa per la sinistra italiana. La Sicilia e la Grecia hanno gli stessi problemi strutturali. La sinistra in entrambe le realtà ha le stesse radici contadine. Purtroppo, la Sinistra sembra avere perso la sua identità, è disorientata. Per questo motivo l’esempio di SYRIZA di unità della sinistra è fondamentale per la Sicilia e per l’Italia.

Il movimento dell’Altra Europa, che non è solo italiano porterà al Parlamento europeo un gruppo forte e compatto, che non si limiterà a protestare ma comincerà col suo peso a cambiare realmente le cose.

La cosiddetta “austerità” per noi gente comune ha prodotto solo disagio, povertà, disgregazione sociale, e rabbia. Ma la rabbia da sola non basta. Bisogna cambiare l’Europa, strapparla dalle mani di banche e speculatori.

Un’Europa democratica, solidale ed inclusiva: tutti uniti, con Tsipras, si può.

La cultura è l’energia dei sud del mondo. Usiamola insieme per cambiare tutto.