Ora Renzi non potrà ignorare quei 13 milioni di Sì
Dobbiamo ringraziare quei milioni di cittadini che sono andati a votare e assicurargli che il loro impegno non è stato, non è e non sarà inutile. Il fatto che oltre 15 milioni di persone si siano recate alle urne, nonostante una campagna di sabotaggio e disinformazione senza precedenti, è un risultato molto importante. Di questi, ben 13 milioni sono stati i ‘Si’, ed è molto significativo che proprio in Basilicata, dove i cittadini conoscono bene la problematiche ambientali legate alle trivellazioni in mare, si sia raggiunto il quorum.
Il governo ha dovuto ricorrere a trucchi e bugie di ogni sorta. Non dimentichiamo che solo grazie alla minaccia del referendum le norme sono state modificate in alcuni dei passaggi peggiori, ma nonostante questo il Governo è riuscito a fare l’ennesimo regalo alle lobby dei petrolieri che, ad esempio, non subiranno i costi dello smantellamento delle piattaforme, che ammontano a più di un miliardo di euro.
Renzi fino all’ultimo ha usato boria e demagogia continuando a parlare di energie alternative, dopo aver sottratto fondi alle rinnovabili, avvantaggiando solo le compagnie petrolifere. Inoltre, usare strumentalmente il tema della perdita dei posti di lavoro è stata l’ennesima menzogna: ha parlato di 11 mila posti di lavoro quando nelle piattaforme ce ne sono alcune centinaia. Forse avrebbe fatto meglio a parlare del decreto ‘spalma incentivi’ del Governo con il quale si sono persi piu’ di 10mila posti. In ogni caso, dopo questo voto, il premier e il suo governo non potranno non tenere conto della volonta’ dei milioni di cittadini che hanno detto si’ a un altro modello di politica energetica. Come Sinistra italiana proseguiremo la nostra battaglia per una nuova strategia che punti alle rinnovabili.
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