Ovadia: «Un voto alla Lista l’Altra Europa con Tsipras per vivere e non sopravvivere»
«Votare per la Lista Tsipras è l’unico modo per sostenere la democrazia e far avanzare l’Europa dei diritti, delle persone e della giustizia sociale. Questo significa votare per la vita. Votare diversamente significa votare per sopravvivere». Lo ha detto Moni Ovadia, attore teatrale, drammaturgo e scrittore, candidato nel Nord Est per la Lista Tsipras alle europee di domenica, in una conferenza stampa che si è tenuta alla Camera.
Per Moni Ovadia questa «è stata una campagna elettorale fondata sullo starnazzio del nulla, noi siamo stati una voce autenticamente diversa. E’ stato agitato lo spettro dei populismi; già dalle prime risultanze europee si vede che i populismi non sono così pericolosi, ma è una vecchia tecnica del potere agitare lo spettro del pericolo per dominare».
«Io non amo criminalizzare gli altri, ci sono persone per bene dappertutto, però il livello di chiarezza, di passione e di voglia della politica non del potere dello smistamento del traffico, ma di quello che trasforma le vite per portare giustizia, quello- conclude Ovadia- l’ho visto da noi ed abbiamo un parterre di cervelli e candidati magnifici come non ne vedevo da tanti anni».
«Dall’Europa -ha invece ricordato Barbara Spinelli, capolista alle elezioni europee nella circoscrizione Isole per la lista Altra Europa con Tsipras- provengono ormai l’80% delle leggi, l’Europa è in pratica la nostra seconda Patria e su quella dobbiamo poter contare. Le forze di governo, quelle che hanno appoggiato e approvato le politiche dell’austerità, come quelle che vogliono uscire dall’euro, sanno che gli italiani vogliono un’Europa radicalmente diversa e cambiata. Tutte queste forze politiche non pensano al dopo. Anzi, ci pensano ma non vogliono dirlo».
«Renzi, che ci ha abituato a repentini cambi di opinione e di posizione, il giorno dopo le elezioni rassicurerà la cancelliera Merkel e Bruxelles che l’Italia rispetterà tutti i vincoli. Di Grillo non si sa nulla, non dice e non vuole dire cosa vuole fare in Europa. Quindi l’unica alternativa è dare il voto alla Lista Tsipras. Lo spettro del populismo e dell’euroscetticismo è stato usato in maniera sfacciata: a questi due pericoli si deve fare necessariamente fare fronte con le larghe intese. Populismo e euroscetticismo sono il risultato della rabbia e delle privazioni dovute alle politiche di austerità e, finora, alla rabbia si è risposto con la chiusura di tutte le porte».