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Martedì, 22 settembre 2015
Paglia: dopo sei mesi ci risiamo. Impedire presenza Starvegas a Fiera Nazionale Gioco
In Italia, si sa, i pericoli non sono mai scongiurati del tutto e i trucchi per aggirarli pronti per l’uso.
E’ così che, grazie alla puntuale denuncia del Gruppo dello Zuccherificio di Ravenna, siamo venuti a scoprire che le attività di un giro di aziende apparentemente riferibile alla famiglia Femia, coinvolta nell’inchiesta Black Monkey sulla ‘ndrangheta della Dda di Bologna, saranno ospitate alla Fiera dell’Enada di Roma che si terrà a metà ottobre e che rappresenta l’appuntamento nazionale più importante per il settore del gioco; ricordiamo che stiamo parlando di imprese colpite in passato da interdittiva antimafia e che ciò nonostante continuano a operare indisturbate.
E’ la denuncia dell’on. Giovanni Paglia, deputato ravennate di Sel, già intervenuto nel marzo scorso con un’interrogazione presso il ministro dell’Interno per segnalare l’inopportuna presenza della Starvegas alla fiera Enada di Rimini e a seguito della quale si è registrata la chiusura della Starvegas di Guendalina Femia nonché lo spostamento della sede legale della “nuova” (e formalmente ceduta a terzi) Starvegas S.r.l.s. a Milano ma adesso con sede operativa a Lugo di Romagna, residenza delle attività dei Femia guarda caso, compresa la pubblicizzazione della nuova macchinetta da gioco, “Le sirene”.
«Oggi quindi abbiamo presentato un nuovo atto parlamentare che aggiorna la vicenda. – fa presente l’on. Paglia.
C’è qualcosa di torbido in questa vicenda e in questo giro di nomi che riconducono sempre agli stessi scomodi personaggi e tanto più considerando la recente condanna a 4 anni e mezzo di carcere per riciclaggio di denaro da parte della Corte di San Marino nei confronti di Guendalina Femia e del compagno Giannalberto Campagna. Crediamo sia il caso che il Governo, attraverso una risposta del ministro degli Interni ai nostri quesiti, intervenga e dica una parola chiara sulla situazione».