Paglia: niente modelli precompilati per Imu e Tasi. Cittadini gabbati dal Governo
La legge di stabilità prevedeva relativamente al pagamento di IMU e TASI che:
“A decorrere dall’anno 2015, i Comuni assicurano la massima semplificazione degli adempimenti dei contribuenti rendendo disponibili i modelli di pagamento preventivamente compilati su loro richiesta, ovvero procedendo autonomamente all’invio degli stessi modelli”.
Il Governo però non ha mantenuto l’impegno.
Lo afferma l’on. Giovanni Paglia di Sel, capogruppo in commissione Finanze alla Camera, sottolineando come questa negligenza peserà sui cittadini ora che si approssima la scadenza del 16 giugno quando 9,7 milioni di proprietari di prima casa e 25 milioni di proprietari di altri immobili saranno chiamati a versare rispettivamente l’acconto della Tasi e la prima rata dell’Imu.
«Quello del modello precompilato per IMU e TASI era stato un passo avanti richiesto da tutti – osserva l’on. Paglia – consapevoli di quanto sia difficile per i cittadini orientarsi fra aliquote, regolamenti e scadenze che cambiano continuamente, esponendo al rischio di errori e quindi contestazioni e more. Servivano solo i decreti attuativi, che il Governo si è naturalmente ben guardato dall’emettere – sottolinea l’on. Paglia – risultando così inadempiente dei suoi doveri verso la Legge ma sopratutto verso i contribuenti».
«Noi continueremo a batterci perché quanto promesso sia reso disponibile almeno per la scadenza di dicembre – conclude l’on. Paglia – ma intanto i cittadini possono giudicare ancora una volta la distanza fra promesse e realtà».