Paglia: Versalis, Sempre più concrete voci cessione, seria preoccupazione
Il gruppo parlamentare di Sinistra Italiana esprime seria preoccupazione per le voci, confermate dai vertici di ENI in un confronto con i sindacati, che vedrebbero il fondo statunitense Sk Capital in trattativa avanzata con ENI per acquisire il 70% di Versalis e chiama in causa il Governo anche perché Tesoro e Cassa Depositi e Prestiti risultano essere azionisti di controllo di ENI S.p.A rispettivamente con il 4,34% e il 25,76%.
Lo sottolinea il deputato emiliano-romagnolo di Sinistra Italiana, On. Giovanni Paglia, nel presentare un’interrogazione ai ministeri dell’Economia e dello Sviluppo Economico sottoscritta, tra gli altri, da Stefano Fassina, Carlo Galli, Arturo Scotto, Nicola Fratoianni, Giulio Marcon e Giorgio Airaudo dello stesso gruppo parlamentare recentemente nato alla Camera.
La posizione dominante dello Stato non può considerarsi finalizzata solo all’incasso dei dividendi – osservano i deputati di Sinistra Italiana – ma avrebbe il compito di determinare politiche industriali coerenti con l’interesse nazionale a mantenere una presenza attiva in settori strategici.
Il Governo ha il dovere di intervenire sul management – proseguono – e sulla sua volontà di trasformare progressivamente ENI in una pura società oil & gas con la conseguenza di cedere a investitori esteri un patrimonio di conoscenza industriale che occupa ancora oltre 5.000 lavoratori.
ENI in particolare aveva garantito un piano di investimento pluriennale – insistono – finalizzato tanto allo sviluppo della chimica tradizionale quanto e soprattutto alla conversione delle attività nel senso della chimica verde, che rischia ora di essere compromesso dal suo disimpegno.
Per parte nostra – concludono i deputati di Sinistra Italiana – saremo vicini ai lavoratori e ai sindacati in tutte le iniziative che vorranno intraprendere in difesa dei posti di lavoro e del futuro industriale del nostro Paese, messo a rischio dall’inerzia del Governo.