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Lunedì, 13 luglio 2015

Parla l’ex ministro Varoufakis: L’Eurogruppo ci ha imbrogliato

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Poche ore dopo il pesantissimo accordo tra i leader dell’eurozona che consentirà ad Atene di continuare a usare l’euro, il New Statesman, testata liberal britannica, pubblica la prima intervista dopo la dimissioni dell’ex ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis che accusa senza mezzi termini: «ci hanno imbrogliati» e ricorda i cinque mesi di battaglia in Europa per tentare di ottenere un po’ di respiro per l’economia greca, schiacciata da sei anni di austerità.

Varoufakis, che si è dimesso domenica 5 luglio, dopo il referendum che ha respinto la prima proposta di riforme avanzata dall’Eurogruppo, ha accusato i suoi colleghi europei di aver fatto lavorare il suo governo a vuoto, nella speranza di ottenere un accordo, quando nella realtà era già stato deciso di non rinegoziare.«Ci dicevano di volere dati sul percorso fiscale in cui si trovava la Grecia, tutti di dati delle imprese pubbliche. Perciò spendevamo un sacco di tempo per forniglierli e rispondere a questionari e tenere riunioni infinite. Ed era la prima fase».

«In un secondo momento ci chiedevano che cosa intendevamo fare sull’Iva. Poi respingevano la nostra proposta, ma non ne presentavano una loro. Quindi, prima che potessimo accordarci sull’Iva, passavano a un altro punto, le privatizzazioni. Ci chiedevano cosa avremmo fatto sulle privatizzazioni: proponevamo qualcosa, lo respingevano. E passavano a un altro argomento, pensioni, mercato dei beni, lavoro … un gatto che si morde la cosa”. La sintesi: “siamo stati imbrogliati».

Sulla responsabilità altrettanta chiarezza: la Germania controllo «completamente» l’Eurogruppo. «E’ un’orchestra ben affiatata. E lui (Schaeuble) è il direttore». «Solo il ministro francese (Michel Sapin) esprimeva qualche differenza dalla linea tedesca, con grande sottigliezza. Si avvertiva che usava un linguaggio molto attento per non mostrare la sua opposizione. E in definitiva quando Schaeuble dettava la linea ufficiale, il ministro francese cedeva».

«Sul piano personale c’erano persone che mostravano simpatia, specialmente dal Fmi» ha detto Varoufakis, confermando che si riferisce al direttore generale Christine Lagarde. «Ma nell’Eurogruppo non c’erano parole gentili: si tornava dietro le transenne dei ruoli ufficiali». L’ex ministro greco aggiunge che i governi che avrebbero potuto mostrare maggiore simpatia verso Atene nella realtà si sono rivelati i suoi «nemici più energici».

Per i paesi ad alto debito “il peggiore incubo” “sarebbe stato «il nostro successo». «Se avessimo potuto negoziare un accordo migliore, li avremmo cancellati politicamente: avrebbero dovuto spiegare si loro cittadini perchè non sono stati in grado di fare altrettanto».

Leggi l’intervista integrale

Commenti

  • alberto ferrari

    Varoufakis forse dimentica che in democrazia contano i voti dell’elettorato. E se in Europa , negli Stati e nel parlamento europeo sono in maggioranza i partiti di centro-destra, qualcosa vorrà pur dire. Il ragionamento di Varoufakis sembra dire che tutti sono stupidi tranne noi. Ma se la sinistra, con proposte “serie”, “capacità di governo” e capacità di ” fare cultura” non cerca di avere più voti delle destre inutile poi lamentarsi.

  • Dario

    Infatti è così: sono tutti stupidi tranne noi, perché loro hanno posto le basi per un disastro globale.

  • francesco

    viva la modestia. E di grazia se quelli come te (e ministri economici da operetta come Varufakis o dirigenti politici come quelli che – disgraziatamente – ha la sinistra in Italia) sono gli unici intelligenti perchè non avete il mondo ai vostri piedi?
    Perchè sai è facile (credere di) vincere a parole ma nel mondo reale sono i fatti che fanno la differenza, non le fughe da vigliacchi dopo aver armato un casino ingestibile.
    Francesco l’altro

  • Guido Conti

    Quindi se democraticamente in Italia vinceranno Lega o 5Stelle tu starai tranquillamente all’opposizione aspettando il tuo turno? O anche tu sei di quelli che siccome siete migliori vincerai sempre? Cosa vuol dire fare cultura e capacità di governo? Quale cultura? Quale governo? Se no son parole vuote come quelle di Renzi e Migliore….. Noi chi? Proposte serie cosa? Ce ne fossero come Yanis Varoufakis……non saremmo alla quasi fine della Storia, della Politica e della Democrazia!!!

  • Maurizio

    Scusami, Guido ma, tentare di dare risposte a certe “genialate”, temo sia solo tempo sprecato

  • ilario

    F. Nietzsche sosteneva che la parola “deutsche”, tedesco, viene da “tauschen”, ingannare! E continua: “I tedeschi sono canaglie, non bisogna frequentarli”. Se non lo sapeva lui…

  • elettore

    Prima di parlare di Vaurofakis leggiti il suo curriculum. Poi non sempre le elezioni si vincono per le idee brillanti o per i programmi lungimiranti. Nella realtà ci sono tanti altri modi per vincere le elezioni che vanno dal denaro a disposizione ai media dalla carta stampata alle TV, ed in Italia di questo abbiamo esperienza.
    Purtroppo poi la maggior parte degli elettori italiani si abbevera dalla televisione, per cui fenomeni come Renzi, Salvini, Berlusconi, Bossi ecc. ecc.non si spiegherebbero. Però abbiamo sempre fiducia che “franceso l’altro” si riveli un genio della politica e risolva tutti i problemi.

  • francesco

    io non risolvo problemi e non sono un genio, semplicemente non chiudo gli occhi nella speranza che il mondo diventi come lo desidero semplicemente con “l’imposizione delle mani” di zelighiana memoria. Ma evidentemente sforzarsi di capire (del resto atto estremamente difficile in una società complesso come quello attuale) anzichè limitarsi agli atti di fede (laica ma sempre di fede si tratta) sembra evidentemente più raro di quanto vorrei.
    Francesco l’altro