Partite Iva, Sel: aumentare il “regime dei minimi” fino a 65mila euro annui
Il deputato Sergio Boccadutri, insieme ad altri parlamentari di Sininstra Ecologia Libertà ha presentato un emendamento al collegato lavoro, in sede di conversione, che potrebbe dare respiro ad un numero consistente delle così dette partite Iva.
La proposta di Sel propone di estendere il regime dei minimi per le partite Iva fino a 65mila euro l’anno. Ad oggi questo limite è fissato ai 30 mila euro.
Il regime dei minimi, prevede una imposta forfettaria che sostituisce Irap e Irpef per i primi cinque anni di attività, oltre che una riduzione degli obblighi contabili e l’esenzione dagli studi di settore.
Stando ai dati se la proposta di Sel fosse accolta determinerebbe l’esonero dall’Iva di circa 1.150.00 imprenditori individuali e 537.00 lavoratori autonomi.
Sergio Boccadutri ha anche identificato la fonte di finanziamento di questa proposta. La sua mozione, approvata alla Camera, che impegna il governo a sospendere il conio delle monetine da 1 o 2 centesimi porta ad un risparmio di 21 milioni di euro, solo per il conio. E allora perché non utilizzarli per estendere il regime dei minimi per le partite Iva?
L’emendamento è stato dichiarato inammissibile perché non inerente alla materia del lavoro, ma sarà ripresentato durante la discussione del prossimo decreto Irpef.
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