Partiti, Boccadutri: Al Senato passi indietro sul finanziamento. Poca trasparenza e deroghe non comprensibili
«Al Senato la Prima Commissione ha fatto ulteriori passi indietro rispetto al testo della Camera sulla riforma del finanziamento ai partiti». Lo afferma Sergio Boccadutri, tesoriere e deputato di Sel, che prosegue: «Non si capisce perché le aziende che finanziano un partito debbano avere addirittura vantaggi fiscali maggiori rispetto ai cittadini. Inoltre, è incomprensibile che i dipendenti dei partiti non accedano alla Cig in deroga (pagata con la fiscalità generale, cui anche i dipendenti dei partiti partecipano pagando le tasse) e debbano invece usufruire di una Cig ad hoc. In questo modo si lede il principio di uguaglianza tra i lavoratori. Non vorrei che tra qualche mese ci trovassimo di nuovo a discutere di come trovare risorse per la Cig in deroga per milioni di lavoratori mentre oggi si garantiscono i dipendenti dei partiti. Infine, non sono stati accettati i nostri emendamenti per rendere pubbliche le contribuzioni ricevute da chi ricopre una qualunque carica elettiva. Questi potranno incassare soldi per l’attività politica senza un briciolo di trasparenza, come sono stati respinti quelli per vietare i contributi privati dall’estero. Soprattutto dal PD mi sarei atteso un atteggiamento diverso e più serio».
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GAP