Patti per il Sud, SI: operazione mediatica ed elettorale. Mancano 17 mld e non ci sono le delibere attuative
«E’ necessaria una operazione di verità sui patti per il Sud che Renzi sta firmando in giro per il Mezzogiorno. Questi patti sono solo un’operazione mediatica ed elettorale, una gigantesca menzogna. Più che patti per il Sud direi che sono ‘pacchi’ per il Sud». Lo afferma il capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana a Montecitorio Arturo Scotto conversando con i giornalisti al termine della conferenza stampa dove è stata presentata l’interrogazione di SI al Presidente del Consiglio sui fondi stanziati per il Mezzogiorno.
«Nella legge di stabilità 2016, prosegue il capogruppo di SI, sono stati assegnati circa 38,7 miliardi al fondo di coesione destinati al Sud per la programmazione 2014-2020. Nel ‘Masterplan’ per il Sud e nei patti sottoscritti ne sono stati impegni solo 13,4. Mancano all’appello quindi circa 17 miliardi di euro. Che fine hanno fatto? Il grosso delle risorse disponibili in bilancio poi, pari a 29.075,6 milioni, vengono previste solo a decorrere dall’anno 2019. E per il 2016, 2017 e 2018? Nulla o poco più che qualche spicciolo. A questo si aggiunga, prosegue Scotto, che per le poche risorse impegnate mancano le corrispondenti delibere attuative del Cipe. E senza delibere i patti firmati dai sindaci e dai presidenti di Regione non valgono nulla. Quella di Renzi è una operazione elettorale e non una concreta politica pubblica finalizzata al rilancio del Mezzogiorno», conclude Scotto.