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Venerdì, 12 settembre 2014

Per i Quota96 coperture insufficienti, per le missioni militari i soldi ci sono

P.a: Camera, in Aula cartelli Sel, subito dl 'quota 96'

Solo qualche settimana la Ragioneria generale dello Stato ha bocciato le coperture finanziarie per risolvere il problema, creato dalla riforma Fornero, dei lavoratori della scuola denominati Quota96 perché non idonee, in quanto derivanti dalla spending review. Ora per il decreto missioni, con lo stesso tipo di coperture, la ragioneria da il via libera senza alcuna obiezione al Ministero della Difesa per coprire 213 dei 452 milioni per le missioni internazionali. La Ragioneria generale dello Stato usa due pesi e due misure? Tutto questo non è accettabile. Si risolva immediatamente il problema dei Quota96.

Commenti

  • Dario

    I soldi ci sono e si possono prendere (Vendola parlava in questi giorni di patrimoniale e cancellazione degli F35): è sempre e solo una questione di scelte.

  • Peppe Parrone

    Caro Arturo, sono d’accordo con te che non è accettabile non risolvere subito il problema dei Quota96. E’ vergognoso anche non risolvere tanti altri problemi non meno importanti, perché si risponde sempre col solito ritornello che non ci sono i soldi. Voglio sottoporre ancora una volta la questione del debito pubblico italiano, e di quanto ci costano gli interessi, che dati ufficiali parlano di circa 80 miliardi l’anno. Considerato che alcuni economisti stanno continuando a spiegare come si potrebbero risparmiare decine di miliardi di euro all’anno, avendo una Banca pubblica in mano allo Stato, come sta facendo per esempio la Germania, che con la sua banca di proprietà pubblica, la KfW, 80% in mano allo Stato, e 20% alle Regioni, applicando una regola del Trattato sul Funzionamento Europeo (TFUE), e precisamente l’art. 123 comma 2, consente allo Stato tedesco, attraverso questa banca, di accedere alla liquidità necessaria direttamente dalla BCE, azzerando quasi completamente i costi sugli interessi. Domanda: perché l’Italia non può fare quello che la Germania sta già facendo??. E se in Italia non si può fare perché non c’è una banca in mano allo Stato, non sarebbe il caso di proporre la formazione di un Ente Creditizio di proprietà pubblica??. E’ stato calcolato che si potrebbero risparmiare oltre 70 miliardi l’anno!!!. Perché questo non si fa??? La verità sta forse nel fatto che non si possono pestare i piedi all’attuale sistema bancario????????. Non sono sicuro di avere una risposta in merito a quanto detto, ma grazie lo stesso per l’ospitalità.

  • Peppe Parrone

    Benissimo, su ogni cosa “è sempre e solo questione di scelte”, ma una patrimoniale, che anch’io ritengo sia giusto fare, la si può fare una volta, non è ripetibile. Quando parliamo di interessi sul debito pubblico, parliamo di qualcosa che in venti anni lo Stato, quindi anche tu ed io, ha sborsato oltre mille miliardi di euro, e nonostante questa massa di denaro tutt’ora il debito sta continuando a salire, fino a toccare quasi i DUEMILADUECENTO MILIARDI DI EURO. Ma pensi veramente che una macchina infernale, così ben costruita, la si possa fermare senza intaccare il sistema delle banche, a cominciare da Bankitalia???.

  • Nicola Lenin

    Ribadisco il concetto: Ma dov’è stata la RGS negli ultimi vent’anni, quando il Debito pubblico è aumentato a dismisura? Poichè mi sono occupato di Amministrazione per più di quarant’anni, vi dico: E tutta una questione di volontà politica, la “mancanza” di risorse finanziarie serve solo a coprire il fatto che si teme di creare un “pericoloso” precedente, senza tener conto che non si tratterebbe di una deroga alla Legge Fornero, ma della mera correzione di un ERRORE CLAMOROSO del Parlamento e della RGS.