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Mercoledì, 30 marzo 2016

Per ministro Alfano ponte sullo stretto una priorità del governo. Scotto: opera inutile, buona solo per clientele e mafia

pontesullostretto

«Ci risiamo, i diversamente berlusconiani di Alfano cercano di realizzare il vecchio sogno di Berlusconi: il Ponte sullo Stretto di Messina. Arriverà in Aula un disegno di legge del Nuovo Centro Destra per inserire il Ponte tra le priorità del governo. Siamo molto curiosi di ascoltare l’opinione del presidente del Consiglio Renzi e del Pd che nel programma con cui si erano presentati alle elezioni nel 2013 negavano assolutamente questa possibilità».

Così il capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana a Montecitorio Arturo Scotto commenta la richiesta del Nuovo Centro Destra di calendarizzare una disegno di legge sul Ponte sullo Stretto di Messina.

«La realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, prosegue il capogruppo di SI, è l’ennesimo spot prima delle elezioni, buono solo per prendere in giro gli italiani. Saranno i cittadini calabresi e siciliani a dire di no ad un’opera pubblica buona solo per le clientele e per gli affari delle mafie e assolutamente inutile per lo sviluppo di quell’area» conclude Scotto.

Commenti

  • Dino Giuttari

    Sorprende e scoraggia che una forza della sinistra storica che dovrebbe essere progressista e fautrice di opportunità di lavoro ( 40.000 occupati) si schieri contro la più innovativa opera infrastrutturale del mondo, capace di risollevare le sorti di un Sud,alla fame e con un sistema infrastrutturale da medioevo e sperequato rispetto al resto della nazione. Sorprende anche che tale “feroce”‘ostracismo ed intransigenza si manifesti solo contro il Ponte che è forse l’UNICA fra le grandi opere veramente UTILE per lo sviluppo del Meridione e non solo. La propaganda no ponte dei traghettatori privati, basata su bugie e falsità, smascherate dalla comunità scientifica più accreditata e dagli economisti neoKeinesiani, ha inquinato le menti anche della sinistra? Cosa c’è sotto?

  • Francesco

    Sotto c’è l’urgenza di tacitare i collettori di voti e i potentati economici che hanno spinto il ministro ai centri apicali delle istituzioni. Di lato, ci sono gli utili idioti che stravedono per le “grandi opere” di memoria berlusconiana, mentre in Sicilia, per spostarsi da un paese all’altro, si impiegano tre o quattro ore di auto per percorrere una tratta di 150 km in linea d’aria. Senza considerare qui il dissesto idro – geologico del territorio…
    francesco, il primo.