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Venerdì, 25 novembre 2016

Perché è importante che perda il Sì

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Il referendum costituzionale, voluto da Renzi con l’intento di farne uno strumento di consacrazione popolare e possibilmente plebiscitaria del “renzismo di governo”, si sta trasformando in un incubo per il nostro premier.

C’è qualcosa che non funziona, qualche granello di sabbia che inceppa la macchina pubblicitaria di Palazzo Chigi, un “male oscuro” che impedisce all’ottimismo giovanilistico dell’attuale classe dirigente di risultare convincente. Diciamo che c’è, sepolta dal chiacchiericcio della politica, una incandescente “questione sociale” che è l’impasto di impoverimento del ceto medio e di precarizzazione della vita (oltre che del lavoro) delle giovani generazioni.

Diciamo che è cresciuta una periferia sociale che ha inghiottito vecchie e nuove povertà, in cui si radicano vecchie e nuove paure, in cui si va decomponendo la narrazione e la strutturazione democratica dell’Italia repubblicana. La propaganda di chi sta al vertice non è credibile per chi sta alla base della piramide sociale. La retorica dell’uscita dal tunnel e del Pil che aumenta dello zero virgola qualcosa non muta nulla nella dimensione materiale di una ciclopica ingiustizia sociale.

Quelli che hanno imparato a diffidare della parola riforma usata come un abracadabra per aprire le porte del futuro, quelli che sono stati ustionati dalla “buona scuola” o dal job’s act, quelli che vorrebbero dare voce ai bisogni e ai diritti delle comunità territoriali, sanno fin troppo bene che le riforme non sono buone in sé: tanto più nell’epoca in cui il “riformismo”, sotto tutte le bandiere, ha sdoganato le ricette della destra economica, ha introiettato il lessico delle compatibilità di sistema, ha dismesso qualsivoglia abito critico nei confronti di quel capitalismo finanziario che vince sempre, indipendentemente da chi vinca le elezioni.

Le buone riforme sono quelle che abbattono steccati e superano antiche discriminazioni, quelle che ampliano lo spazio dei diritti di cittadinanza, quelle che accorciano le distanze tra governanti e governati. Renzi va nella direzione opposta. E non convince neppure quando rivendica più flessibilità contro quell’Europa dell’austerità che lui, il Pd e le forze del socialismo europeo hanno colpevolmente contribuito a costruire.

Per questo è importante che perda ed è cruciale che vinca il No. Già oggi, prima che inizi la conta dei voti, si possono misurare i danni di una contesa pubblica orfana di passione civile e di grandi idee generali: ogni giorno ciò che appare è la gara tra chi è più anti-casta, tra chi è più abile nella dialettica dello sputtanamento dell’avversario, tra chi è più fantasioso nel degrado della vita istituzionale.

Già questo sposta a destra gli orientamenti profondi dell’opinione pubblica, disincentiva alla politica, spinge alla semplificazione e al primitivismo, sollecita i sentimenti peggiori nei soggetti sociali più esposti alle asprezze della crisi.Questo è il caos.

Non il ribellarsi a un disegno di riforma della Costituzione che è auspicato da Marchionne, da Confindustria, dal sistema bancario internazionale. Il caos è credere che funzioni esorcizzare le radici sociali del ritorno del populismo, del razzismo, di moderni fascismi. Il caos c’è quando la sinistra rinuncia a se stessa e si consegna al partito della paura.

Commenti

  • lilly

    sono sicuro che con il proporzionale e il bicameralismo perfetto sarà facile istituire il reddito minomo garantito combattere la precarietà e la corruzione istituire lo jus soli

  • Andrea

    Al contrario che con la riforma costituzionale vero? Demagogia gratuita, Lilly. Anche perché Renzi è fermamente contrario al reddito di disoccupazione.

  • lilly

    ma non è renzi che decide il rmg ma il parlamento e se inparlamento non c’è nella logica dell’alternzanza un partito che legiferi sul rmg ma un proporzionale dove si alleano centro destra e sinistra è difficile pensare al rmg al contrsto alla precarietà.Questa riforma appresta tutte le garanzie non ci sono pericoli permette ad una maggioranza di legiferare stando dentro il perimetro della costituzione altrimenti intervengono il senato che pyuò richiamare una legge ed introdurre modifiche ,anche se la cammera può accettare o rigettare il presidente della repubblica che esercita un controllo di legittimità costituzionale e può rimettere la legge al parlamento la corte costituzionale che può invalidare una parte o tutta di una legge il referendum propositivo che cancella la legge e ne introduce un’altra costituzionale.In sintesi la riforma allinea l’Italia alle grandi democrazie europee

  • alberto ferrari

    Perché è importante che vinca il Si’ ? Speriamo che non sia: perché possa vincere la destra!

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Appunto, lo decide il parlamento. Se vince il tuo amico Grillo, si intende. Perché se vince il PD o la Lega, preparati per 5 anni di fascismo, senza possibilità di opposizione. E tu voteresti Si con questo rischio? Senza contare che, una volta che hai fatto il “rmg”, poi la costituzione fascista resta, per il prossimo che se ne vorrà approfittare per governare come un dittatore.
    Tutto questo, ammesso e non concesso che i grillini non siano come gli altri che ho citato. La Costituzione attuale ci tutela da un eccessivo potere di un unico partito (leggi bene, partito, non coalizione), con quella nuova eleggi un re ogni 5 anni. Finchè questo re cambierà di nuovo la costituzione, e poi non voterai più. Abbi pazienza, ma preferisco restare senza “rmg”.

  • ex/fatica/nemo

    dipende dagli equilibri politici. con il proporzionale e il bicameralismo perfetto fra gli anni ’60 e ’70 sono state fatte diverse cosette, fra cui, per esempio, lo statuto dei lavoratori. certo, c’era una sinistra forte e con un’identità ben definita. adesso no, ma, ripeto: non è una questione di forme, ma di equilibri politici. con un assetto simile a quello previsto dalla riforma costituzionale renzi boschi la dc avrebbe avuto la maggioranza assoluta dei seggi parlamentari dal ’48 al ’92 più o meno. e allora altro che statuto dei lavoratori.
    aggiungo che, oltretutto, se una cosa che ci piace non la si riesce ad ottenere perchè in un parlamento proporzionale non sarebbe in maggioranza, be’ vuol dire semplicemente che quella cosa, democraticamente, non ha ancora la possibilità di essere fatta, o forse non sarà mai fatta perchè la società italiana nel suo complesso non la vuole. anche se ci piace, anche se la riteniamo giusta. non è che forzando si ottengano risultati solidi e stabili.

  • lilly

    lo sl fù possibile con i primi governi di csx in il centro non aveva la maggioranza e le conquiste sociali possibili anche al deciso perseguimento della classe lavoratrice per lo sl.Adesso la lotta di classe non c’è più e se si vuole realizzare qualcosa bisogna avere la maggioranza in parlamento.In merito allo sl queste sono state da una parte del paese come privilegi,ma la dignità del lavoro non è un privilegio.L’intesa fra le parti sociali è qualcosa di estremamente positivo i tempi sono diversi e bisogna realizzare l’equilibrio fra le part sociali come è nella cultura liberale.La lotta di classe è diventata inefficace

  • Claudio Degl’Innocenti

    Penso che, nella nostra campagna referendaria, non abbiamo insistito abbastanza su quelle che sono le vere ragioni del SÌ. Una riforma che produce tanti danni, che si ritorce pesantemente sul titolo primo, che cambia 47 articoli, alcuni messi lì magari solo per sollevare un polverone sul suo vero scopo: questa deforma ha un cuore che batte per le privatizzazioni.
    E allora perché non dire a tutti coloro che hanno votato per l’acqua pubblica al referendum del 2011 che potranno veder vanificato definitivamente il loro voto, perché non spiegare che saranno ancora meno i cittadini in grado di curarsi perché sulla sanità hanno messo gli occhi i potentati economici. Approvata la deforma si potranno sfilare alle autonomie la proprietà ed il controllo di questi e di altri beni pubblici in modo che “uno solo” ne possa disporre.
    Basterà poi uno stormir di fronde, tale da far risalire lo spread, perché gli “esperti” possano ancora considerare che il nostro debito è troppo alto e l’unico modo per ridurlo sarà vendere beni dello stato, il patrimonio pubblico, i beni comuni.
    Ecco così spiegato il motivo del sostegno, se non è stata vera e propria promozione, dato alla riforma da JPMorgan, dai suoi compari e dai loro manutengoli, perché è ormai irrefrenabile l’ingordigia dei grossi (e pur pochi) gruppi finanziari globali. Da questa ingordigia dipende la crescita di “una periferia sociale che ha inghiottito vecchie e nuove povertà…”.
    Ma vediamo intanto di fermarla con un NO, il più poderoso possibile.

  • skanderbeg

    La Lotta di Classe, invece, è efficace, eccome!
    Purtroppo, ora come ora, la esercitano con successo le classi ricche (padroni, finanzieri, banche, speculatori ecc.) su lavoratori, precari disoccupati… C’è bisogno di una sveglia generazionale!

  • lilly

    Questa riforma è positiva e basterebbero pochi ritocchi ad esempio portare a 190 i senatori per realizzare maggiori scarti per gli equilibri perche anche se non vengono toccati si diminuiscono troppo gli scarti e introdurre la rappresentanza paritetica al senato.Se il molise ha 10 rappresentanti la lombardia ne ha 10 per il federalismo dove tutte le regioni sono considerate in modo pari per tutelare quelle piccole.Infine collegio uninominale e primarie di collegio per la camera elezione membri del senato dai cittadini con scheda separata.Infine nomina e revoca dei ministri dal presidente della repubblica senza la sfiducia costruttiva”modello westminster”-Se il SI non passa non si farà mai più nessuna riforma anche perche è meglio così perche come paese non siamo tanto normale c’è poco da fidarsi.Si dirà che si è cercato di far diventare l’Italia un paese europeo ma non ci si è riusciti

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Abbi pazienza, non sono uno smartphone, non so cosa sia questo “sl”. In ogni caso, constato che non hai risposto a nessuna delle mie osservazioni. Il fatto di eleggere un re con potere assoluto su tutte le istituzioni ogni 5 anni non ti turba per nulla? E in ogni caso, hai anche il coraggio di citare “l’equilibrio fra le part sociali come è nella cultura liberale.”? Ma quale equilibrio, quello del 55% a un partito del 25%, che impone ciò che vuole?

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Ritocchi? Ma cosa non capisci del concetto di “legge costituzionale”?
    Collegio uninominale e primarie di collegio?
    Ma lo sai che è tutto diverso quello che sta facendo Renzi e il suo governo? Tu ci stai illustrando qualcosa che c’è solo nella tua fantasia, non la riforma che dobbiamo votare e nemmeno l’Italicum.
    Che ti devo dire, fatti eleggere in parlamento e proponi la tua idea, per ora siamo chiamati ad approvare (o, spero, respingere) la proposta di Renzi.

  • ex/fatica/nemo

    sl = statuto dei lavoratori, rispondeva a me credo

  • ex/fatica/nemo

    in quei governi la Dc era sempre larghissima maggioranza. quello che fu fatto fu fatto perchè le condizioni politiche e gli equilibri sociali erano diversi. fare un cambiamento con una maggioranza artificiale sena che quel cambiamento abbia un consenso reale nella maggioranza del paese vuol solo dire fare qualcosa che verrà smontata al prossimo cambio di maggioranza. e in ogni caso non fa parte della mia cultura immaginare di imporre qualcosa senza avere una maggioranza reale che invece è quello che ti proponi tu. non lo condivido da nessun punto di vista – è un’etica della politica che non mi appartiene e che, in tutta sincerità, avverso. oltretutto non so come ci si possa lamentare di un qualsiasi provvedimento preso da qualcun altro che operi a partire dalle stesse basi, si può dire solo “mi piace” “non mi piace” e aspettare il prossimo turno… il tuo punto di vista implica necessariamente una delega totale a una qualsiasi maggioranza parlamentare (per qualsiasi intendo raggiunta con qualsiasi mezzo) con un’opposizione relegata a fare poco più che teatro e i cittadini ridotti al massimo a poter cambiare linea dopo 5 anni di assenza di dialettica politica.
    un salto indietro di qualche annetto e una bomba ad orologeria perchè ridurre le istanze rappresentative a questo livello genererà per forza enormi tensioni extraparlamentari. priva ad immaginare di imporre, grazie ad una legge elettorale una legge anche bellissima, ma che non è condivisa dalla maggioranza dei cittadini e che comporta cambiamenti materiali o simbolici notevoli e vediamo cosa succede. avere legalmente la possibilità di fare una cosa non significa che si è legittimati a farla.
    oppure un provvedimento radicale e un po’ idiota, ma che ai proponenti sembra fondamentale e giustissimo, tipo, “aboliamo il natale” o “confischiamo le chiese per farne granai”… secondo te cosa succederebbe? è un esempio provocatorio, ma non tanto.
    immaginati un Salvini con le mani libere e senza (grazie al cielo) una reale maggioranza o una maggioranza sufficiente nel paese… si arriverebbe agli scontri di piazza in pochi giorni. ma scontri veri con morti e feriti

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Grazie (anche se in realtà rispondeva a me). Resto sempre di sasso quando vedo sottovalutare l’esproprio della democrazia in nome di una contingenza (anche se la contingenza in questione fosse qualcosa che personalmente approvo).

  • lilly

    il presidente del consiglio non è eletto direttamente,per insediarsi ha bisogno del voto di fiducia e può essere safiduciati con la legislatura in corso.Il governo è espressione del parlament.In merito a italicum e legge elettorale del senato la differenza è che queste sono leggi ordinarie mentre portatre a 190 e instituire la rapprresentanza paritetica necessirta di modifiche costituzionali.L’equilibrio fra le parti sociali significa che nessuna parte prevale sull’altra nessuno consegna un potere che può essere usato indiscriminatamente così è nella tradizione liberale.Lo stesso articolo 41 della costituzione è per questo equilibrio.Liniziativa privata e libera ma non può svolgersi contro la la libertà la dignità la sicurezza.Per sl intendevo statuto dei lavoratori.Yu sei per il proporzionale io invece la penso in maniera differente sono per la democrazia dell’alternanza.Se una maggioranza governa male và a casa è possibile identificare ,meriti e responsabilità.Il proporzionale invece ci ha portato alla democrazia boloccate e le preferenze al voto di scambio e al clientelismo.La democrazia bloccata alla dittatura della maggioranza dove legislatura dopo legislatura c’era sempre la stessa maggioranza senza possibilità di ricambio,cioè di alternanza

  • ex/fatica/nemo

    totalmente d’accordo. c’è un’enorme confusione, anche logica direi…

  • ex/fatica/nemo

    se non c’è possibilità di “alternanza” perchè il paese reale non lo consente, amen: è una fotografia della realtà.
    le democrazie dell’alternanza invece portano tipicamente a due conseguenze apparentemente contraddittorie:
    1) appiattimento concreto della proposta politica (di solito si sviluppa un grande centro diviso in due partiti che fanno proposte politiche, concretamente molto simili)
    2) estremizzazione del linguaggio con conseguente riduzione dello spazio dedicato al ragionamento, alla discussione e alla ricerca di un compromesso alto fra posizioni diverse
    3) la 1 e la 2 possono anche portare a una situazione in cui la polarizzazione favorisce davvero un estremo radicale (vedi Trump) che può conquistare una maggioranza estremamente solida che però non corrisponde alla realtà del paese.

    ogni sistema ha le sue caratteristiche e i suoi problemi. personalmente sono più incline al proporzionale perchè sono più interessato alla rappresentatività ( e alla cultura del dialogo che produce) che alla governabilità.
    sono visioni diverse della democrazia, legittime, ma distanti.

  • lilly

    non è affatto vero che produce estremismo,dipende con chi fai le alleanze.Nel collegio le alleanze non sono obbligatorie con chi è contro la democrazia.Per realizzare una democrazia matura al contrario serve investire molto nell’istruzione.Più la gente è analfabeta e più la democrazia è a rischio.Il problema congenito all’Italia non è solo l’analfabetismo,ma la ricerca del potere.In democrazia ogni potere deve stare nell’ambito delle proprie competenze non può interferire con altri poteri

  • lilly

    cominciamo a dare più peso a diritto economia ed educazione civica nella scuola dell’obbligo che deve arrivare a 16 anni.Se un’alunno non sa nulla di istituzioni,democrazia separazione poteri e costituzione non passa

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Io potrei anche essere per il proporzionale, ma non l’ho detto e non sto parlando di questo. Comunque, quel che dici è in contraddizione con questa tua frase: “L’equilibrio fra le parti sociali significa che nessuna parte prevale
    sull’altra nessuno consegna un potere che può essere usato
    indiscriminatamente così è nella tradizione liberale.”
    La riforma, invece, consegna proprio un potere che può essere usato indiscriminatamente, e lo consegna a un solo partito che può avere meno del 25% dei voti. Proprio “liberale”.
    Inizio ad avere il sospetto che tu non l’abbia proprio letta, la riforma.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Ma quali alleanze, che la legge da la maggioranza assoluta ad un solo partito? Ma quale collegio? Confermo: non hai letto il testo della legge elettorale, e manco quello della riforma.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Comunque, questa bufala che le preferenze portano al voto di scambio e quindi sono sbagliate non si può più sentire. E’ come dare alla vittima di rapina la colpa dell’essere stata rapinata.

  • ex/fatica/nemo

    la scuola dell’obbligo arriva già a 16 anni…

  • ex/fatica/nemo

    se un alunno non passa cosa succede? non passa. o non passa e non vota. perchè se questo è il tuo punto di vista, mi ritiro dalla discussione…

  • skanderbeg

    Romano Prodi, il capo del CSX per il quale Alcuni personaggi di sinistra si sono spesi in passato (come Nichi Vendola) ha rotto gli indugi: voterà SI al Referendum!
    Una vita passata a servire i potentati economici come J. Morgan, Bilderbeg, il Vaticano, la Troika, i boiardi di Stato italiani…
    Che squallore!

  • lilly

    arriva a 15vanni grazie alla controriforma sacconi,perche prima era a 16 anni

  • lilly

    non passa nel senso che l’alunno viene rimandato o non viene promosso all’anno successivo.Nella democrazia dell’alternanza bisogna ascoltare i suggerimenti delle opposizioni e delle minoranze interne per evitare la dittatura della maggioranza cioè assecondare gli interessi leggittimi e non quelli illegittimi non c’entra nulla il centro se una cosa è giusta è giusta è basta indifferentemente se proviene da sinistra come il rmg o da centro come il welfare familiare.La democrazia dell’alternanza è un concetto di democrazia differente,mentre nel proporzionale è facile avere veti sù cose giuste.Se nella democrazia dell’alternanza il tuo partito alleato ti impedisce di invadere la rai tv fà bene ,la cosa cambia se lo fà sù cose giuste

  • lilly

    bisogna essere per la laicità positiva la laicità positiva include le libertà spirituali,ma va incontro ai diritti civili.I diritti civili non hanno niente a che fare con l’idelogia.Se una donna non riesce a procreare perche sterile è giusto che ricorra alla fecondazione artificiale,ma questo non significa che chi può procreare possa ricorrere a queste tecniche.Lo stesso per l’aborto che si può prevenire con il rmg per le ragazze madri in difficolta economiche e in diversi casi con la diagnosi preimpianto per evitare che si abortisca sempre evitando le manipolazioni genetiche.La libertà religiosa è garantita dalla costituzione.Iddl boschi per materie come bioetica e famiglia prevede un procedimento paritario bicamerale proprio perche per la delicatezza di questi temi bisogna ricercare un’ampio consenso.Sul fine vita è giusto evitare l’accanimento terapeutico ed è giusto evitare pratiche di eutanasia.La cosituzione prevede all’art 7 la laicita.Lo stato e la chiesa sono nel proprio ordine liberi e indipendenti

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Questo è quel che ci si deve aspettare quando si continua a magnificare uno che, pur essendo una persona corretta e onesta, è e rimane un padrone.
    Un conto è accettarlo come capo della coalizione del centrosinistra (anche se, dopo questa bella uscita, io non lo voglio più vedere manco in fotografia), un conto è trattarlo come se fosse l’epigono della sinistra italiana, atteggiamento che hanno in molti e che personalmente non ho mai capito.

  • ex/fatica/nemo

    quindi non passa non c’entra nulla con il discorso :)
    il proporzionale rappresenta le condizioni reali del paese – a me questo interessa come priorità. se il paese non è nelle condizioni di fare cambiamenti radicali vuol dire semplicemente che non è in condizioni di farli.
    non mi sembra che il bipolarismo in italia abbia portato grandi risultati. da nessun punto di vista.
    “democrazia dell’alternanza” per quel che mi riguarda è solo un’etichetta vuota – come ogni cosa bisogna vedere come si concretizza. per lo più, come ho scritto sopra, il risultato è quello di produrre due grandi schieramenti di centro che propongono politiche molto simili (vedi Gran Bretagna dalla Tatcher in poi), in alcuni casi invece i meccanismi maggioritari, quando le condizioni nel paese lo consentono, possono produrre “mostri” alla Trump con molta più facilità dei sistemi proporzionali.
    ripeto: sono due idee diverse della democrazia.
    una predilige l’esecutivo, l’altra il legislativo. io quando voto, voto innanzitutto un’assemblea che deve legiferare, ossia produrre regole generali, il più possibile condivise e di lunga durata.
    regole cui l’esecutivo deve attenersi per portare avanti un programma..
    l’idea predominante oggi è un’altra ed è quella di dare maggior peso all’esecutivo e al premier. per me, meno ne hanno meglio è. per la semplice ragione che è più facile che un blocco di 600 persone si esprima in maniera equilibrata e con meccanismi di controllo interno di un singolo. soprattutto quando quel singolo è un egomaniaco poco affidabile come con moltissima facilità sono i “leader carismatici”.
    in quanto al leader carismatico del momento, non solo non comprerei un’auto usata da lui, ma non gli lascerei nemmeno il compito di portarmi a spasso il cane.

  • lilly

    Per il trumpismo che è un fenomeno uguale al berlusconimo a poco a che fare con il sistema elettorale.Trum i populismi hanno origine dalla crisi finanziaria e la crisi finanziaria si origine dalla eliminazione della stalglass act che era la separazione fra banche commerciali e di investimento voluta da Franklin dopo la crisi del 1929 e bisogna reintrodurla.In merito al fatto che il maggioritario predilige di più l’esecutivo non credo sia così.Si vota sempre per i partiti per il parlamento non poer eleggere la leadership che rappresenta e sintetizza tutto il partito.In breve la ricerca dell’uomo forte dipende dai trascorsi parlamentari dall’impossibilità di decidere dall’eccessiva instabilità.Se invece a parità di poteri le maggioranze e i governi sono più stabili e in grado di legiferare previo ascolto dei suggerimenti delle opposizioni e delle minoranza,la frebbe della figura del leader esuberante invadente tende a scendere.In sintesi si vota per i partiti non per la leadership carismatica diciamo che un periodo una fantasia momentanea del paese che passerà.Anche nel sistema parlamentare se la leadership è funzionale ad ascoltare le voci del suo partito e a sentitezzarli non c’è nulla di male.Nel modello westminster i partiti prevalgono sulla learship c’è cioè il processo inverso.In merito ai poteri che sono immutati nel dl boschi non c’è nulla di male se il primo ministro può oltre che nominare revocare un ministro dal presidente della repubblica,perche la sfiducia individuale ad un ministro di origine parlamentare non c’è da nessuna parte.Invece sono contrario alla sfiducia costruttiva perche in un paese come l’Italia potrebbe essere usata contro il parlamento e la sfiducia costruttiva porta la leadership a prevalere sul parlamento quando invece è il contrario perche il governo è espressione del parlamento per insediarsi deve ricevere la fiducia e può essere sfiduciato durante la legislatura e sostityita da un’altra leadership.A parte i diversi modelli di democrazia proporzionale maggioritario dovremmo avere sempre a cuore e in comune i principi della liberaldemocrazia saù questo dovremmo essere sempre uniti nella loro difesa