Perché il parlamento deve indagare sulla morte di Pasolini
Continuiamo a premere affinchè la commissione Affari Costituzionali incardini quanto prima la proposta di legge per una commissione d’inchiesta diretta ad accertare definitivamente la verità sulla tragica morte di Pier Paolo Pasolini. Una proposta che abbiamo presentato alcuni mesi fa, a ridosso dell’archiviazione dell’ultima inchiesta della Procura di Roma, e che è stata sottoscritta da 80 parlamentari evidentemente convinti che sulla morte di Pasolini non possiamo fermarci alle risultanze investigative finora ottenute. Quell’archiviazione ha chiuso un’indagine, ma ha aperto la porta del Parlamento e la possibilità di intervenire sul piano politico.
Oggi ricorre il quarantennale dell’assassinio di Pasolini, a Ostia, il 2 novembre del 1975: ma di quella oscura morte non possiamo occuparci solo negli anniversari perché le ombre che gravano sul delitto si allungano sulla storia italiana degli ultimi decenni fino al presente, impedendo una chiara lettura di molti fatti drammatici e collegandosi ad indagini in corso. Anche noi, come lui, intuiamo, ancora non sappiamo, ma vogliamo la verità.