Pescara sì al registro delle Unioni civili. Sel: un atto di civiltà
La relativa delibera è stata approvata in Consiglio comunale con 20 voti favorevoli (la maggioranza di centrosinistra e il M5s) e 10 contrari. Esulta Sinistra Ecologia e Libertà, che ha presentato la proposta per rendere efficace e operativo il registro istituito nel lontano 2008: «Pescara finalmente si dimostra una città aperta, inclusiva e che rompe odiose discriminazioni e tendenze omofone», dicono a Sel. «Il registro – commenta il sindaco Marco Alessandrini – è l’esigenza di rispondere alla domanda di diritti di cui sono titolari migliaia di persone anche a Pescara. Riconoscere le Unioni Civili è un passo necessario per andare nella direzione di una tutela dei diritti di cui c’è un gran bisogno».
«Da oggi – spiegano la capogruppo di Sel, Daniela Santroni, il consigliere Ivano Martelli, il coordinatore provinciale, Daniele Licheri, e quello cittadino, Roberto Ettorre – sarà sufficiente avere l’attestato di unione civile rilasciato dagli uffici comunali per esigere con facilità diritti in larga parte già sanciti da sentenze della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale, ma che molti, troppi cittadini non sanno di avere. La delibera di oggi è un atto di civiltà dovuto da un’amministrazione che vuole essere inclusiva e moderna».
«Le campagne di delegittimazione della delibera ad opera della minoranza di centrodestra e di alcune associazioni e esponenti del mondo religioso – proseguono – ci ricordano ancora una volta che i diritti non sono mai scontati e bisogna sempre lottare affinche’ essi vengano riconosciuti e mantenuti». «Ci preme sottolineare come la minoranza di centrodestra, nonostante giudichi questa delibera inutile si sia comunque impegnata in un estenuante ostruzionismo per bloccarne l’approvazione. Ma se la delibera era inutile, perche’ tanto impegno nel bloccarla?», si chiedono gli esponenti di Sel, secondo cui «forse i consiglieri di minoranza amano dilettarsi in attività di puro stile. Questo – aggiungono – è solo l’inizio le battaglie civili da portare in comune sono ancora tante nei prossimi mesi il nostro impegno continuerà».
«A Pescara – ricorda il sindaco, Marco Alessandrini – il registro è stato istituito con delibera consiliare nel 2008, ma non è mai diventato operativo: la delibera passata in Consiglio Comunale nella giornata di oggi, dopo giorni di estenuante discussione – afferma riferendosi all’ostruzionismo del centrodestra – fa un grande passo avanti». «Il traguardo varcato oggi – aggiunge il primo cittadino – completa un cammino di trasparenza percorso dall’amministrazione anche in Consiglio Comunale: il registro sulle Unioni Civili sarà finalmente in grado di rispecchiare la realtà della nostra città, nello stabilire le tutele a cui questo status darà diritto per quanto attiene alle politiche comunali e questo non ci sembra un risultato da poco, ne’ un discutibile traguardo».
«L’approvazione della delibera di istituzione del Registro delle Unioni civili – dicono i consiglieri comunali del Pd – è un passaggio importante per la costruzione di una città dei diritti e dei doveri, aperta al futuro, che non ha paura di guardare avanti. Avremmo potuto votare rapidamente ma abbiamo dovuto assistere ad una reazione ideologica da parte del centrodestra. Ora Pescara si affianca alle altre città italiane che hanno già proceduto in questa direzione. E’ questa d’altronde la linea che il Pd sta adottando anche a livello nazionale per sanare una grave lacuna legislativa che l’Italia si porta dietro da troppo tempo».
Nella foto Daniela Santroni e Ivano Martelli di Sel