Piemonte, sì all’unanimità alla cannbis per uso terapeutico
Il Consiglio regionale del Piemonte dice sì all’uso terapeutico della cannabis. E’ stata infatti approvata all’unanimità la proposta di legge che autorizza il ricorso a medicinali cannabinoidi, utili per la cura del glaucoma e contro il dolore cronico, specie nella sclerosi multipla. Il Piemonte è l’undicesima regione in Italia ad approvare leggi regionali al riguardo.
«La Regione riconosce il diritto di ogni cittadino a ricevere cure a base di canapa e principi attivi cannabinoidi, in considerazione dei dati scientifici a sostegno della loro efficacia», come recita l’articolo 1 della legge approvata oggi dal Consiglio Regionale all’unanimità. La legge permetterà l’utilizzo della cannabis a fini terapeutici, consentendo a tutte le Asl una migliore distribuzione dei farmaci a base di cannabinoidi in ospedale e in farmacia, dietro prescrizione medica e a carico del Servizio sanitario regionale. È dimostrato che pazienti colpiti dalla sclerosi multipla, da mielo-lesioni, dolori neuropatici, artrite reumatoide, Parkinson e pazienti oncologici provano sollievo a seguito dell’assunzione della canapa. I cannabinoidi inoltre possono essere impiegati per il controllo della rigidità muscolare e un recente studio ne ha messo in luce l’efficacia nella prevenzione e nel trattamento dell’Alzheimer (considerato da alcuni studiosi conseguenza di una neuroinfiammazione cronica) e di altre infiammazioni cerebrali.
«E’ un miglioramento concreto nella vita di tanti concittadini che hanno pagato a ‘caro prezzo’ le politiche proibizioniste di questi anni – dichiara il capogruppo di Sel Marco Grimaldi, primo firmatario della legge -. Abbiamo voluto prima di tutto rompere un tabù, che da troppo tempo agisce come un freno per la ricerca e la sperimentazione, rendendo difficoltoso per tanti malati l’accesso a medicine di cui avrebbero bisogno. Spero che questa legge serva da stimolo alle nostre università e alla Sanità pubblica, per andare avanti nella ricerca e nel miglioramento delle terapie, e che sia prodromica alla produzione anche in Piemonte. E’ ora che il Piemonte torni a essere un grande produttore di canapa, come lo era negli anni ’50, quando veniva coltivata per uso tessile, la varietà ‘Carmagnola’ forniva la miglior fibra esistente al mondo e le rese unitarie per ettaro erano maggiori che in ogni altro Paese».