Pinotti si arrampica sugli specchi. Il programma F35 va avanti
La ministra Pinotti si arrampica sugli specchi cercando di rispondere alla valanga di critiche per non avere dimezzato la spesa per gli F35. Ha divulgato cifre inesistenti, lamentato tagli alla difesa che non ci sono: si è dimenticata degli stanziamenti per i sistemi d’arma al ministero dello sviluppo economico. Ha detto che gli F35 hanno prodotto un ritorno economico di 1,6 miliardi. La domanda a questo punto è: dove? quando? Perché non rende noti i contratti di acquisto? Perché non ci da’ il dettaglio delle spese visto che le tabelle sono scomparse nella ultima legge di stabilità? Cosa c’è da nascondere?
La ministra in 15 mesi, pur avendo un passato pacifista non ha mai voluto incontrare le organizzazioni per il disarmo come la campagna Taglia le ali alle armi e la Rete Disarmo. Sel depositerà una interrogazione parlamentare per chiedere i motivi di questo rifiuto e di questa scarsa sensibilità al confronto. Sugli F35 il ministero della Difesa da lei diretto dice e non dice, ma soprattutto non parla di numeri e si guarda bene da dire che il programma è dimezzato. Intanto la produzione degli F35 va avanti, ma non si capisce bene a cosa servano questi aerei, il famoso libro bianco non ce lo spiega, quale sia la loro funzione, visto che ci costano un sacco di soldi. Al governo diciamo: questo si che è un modo di prendere in giro gli italiani, conclude Marcon.