Precari scuola, Petraglia: il ministro Giannini spera, ma le assunzioni ci sono o no?
«Il ministro Giannini spera che con la legge di stabilità non venga tagliato il diritto allo studio. Le speranze del ministro sono le nostre speranze, con la differenza che da un membro del governo che ha licenziato la Legge di Stabilità ci aspetteremmo dati e non speranze. E’ gravissimo che un ministro non conosca i contenuti della Legge o, peggio ancora, che faccia finta di non conoscerli per non dover rispondere davanti ai cittadini dei tagli lineari a scuola, università, diritto allo studio». Lo ha dichiarato la senatrice Alessia Petraglia, capogruppo di SEL in commissione Istruzione.
«La revisione della spesa nel settore dell’istruzione – prosegue Petraglia – dovrebbe riguardare gli sprechi del Ministero guidato da Giannini e non didattica e diritto allo studio. Il 3% di riduzione dei costi che pare essere previsto dalla Legge di Stabilità per il settore dell’Istruzione non può e non deve essere scaricato su docenti e qualità della didattica, con proposte sbagliate come quella di non pagare più i commissari degli Esami di Stato».
«Ad oggi – conclude Petraglia – di questa rivoluzionaria legge di stabilità conosciamo soltanto le slide del Presidente del Consiglio corredate dalla consueta didascalia di annunci. Prendiamo atto che nemmeno i ministri hanno idea di che cosa hanno votato. Attendiamo adesso con grande preoccupazione di sapere se davvero ci sarà l’assunzione dei 150mila precari della scuola, ma soprattutto come il Governo pensi di intervenire, senza impiegare risorse aggiuntive, per sanare la posizione dei rimanti 200mila precari. Non vorremmo che fossero loro a pagare il prezzo più alto per le promesse di un Presidente del Consiglio intento quasi solo a farsi campagna elettorale».