Prendersi cura del nostro Paese e del Pianeta significa anche rimuovere ingiustizie sociali
L’enciclica di Papa Francesco mette sotto il riflettore quello che la piccineria della politica italiana, come vediamo in questi giorni, non riesce a individuare come la vera grande emergenza di questo Mondo: i cambiamenti climatici. Le ingiustizie, la mancanza di risorse, perfino le migrazioni oggi sono collegati ai mutamenti climatici: oggi tanti migranti fuggono dall’Africa perché c’è la guerra non solo per il petrolio, ma per l’accesso all’acqua potabile.
Al contrario il governo non è riuscito a farne una bandiera in sede europea e ogni giorno vara atti in controtendenza rispetto a politiche di adattamento e mitigazione del clima. Per questo è follia pure trivellare i nostri mari in cerca di una risorsa finita o continuare a mettere in campo grandi opere inutili e funzionali solo al malaffare e alla criminalità organizzata. E’ follia pure occuparsi di salvare banche mentre la gente muore, fugge o vive nella miseria. Prendersi cura del nostro Paese e del Pianeta significa anche rimuovere ingiustizie sociali.
Il governo metta da parte politiche dannose per l’ambiente e per le persone come quelle contenute nello Sblocca Italia, e metta in campo da subito un piano straordinario per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici: cioè associ politiche per la cura dell’ambiente e del Pianeta alla creazione di nuovi posti di lavoro, di qualitàe sostenibili.
*responsabile nazionale ambiente di Sinistra Ecologia Liberta’