Puntata “Report” sul Fracking, L’impegno di SEL: passare dalla moratoria in Emilia Romagna alla moratoria in tutt’Italia
La puntuale e documentata inchiesta di Report sui rischi del “fracking” – una forma di trivellazione del terreno che sta diventando tra le più utilizzate per la ricerca di fonti energetiche a livello internazionale, in particolare petrolio e gas – riaccende i riflettori su una tematica che riguarda il futuro delle nostra regione e del Paese intero. Quel che si chiede alle classi dirigenti è l’impegno su questi temi ambientali decisivi e l’impegno di Sinistra Ecologia Libertà sulla questione in oggetto è di primo livello da tempi non sospetti.
Lo afferma Giovanni Paglia, deputato emiliano-romagnolo di SEL e promotore di una recente risoluzione in materia di estrazione di idrocarburi, ricordando i recenti risultati della Commissione Ichese che non ha escluso nessi tra le azioni estrattive del sottosuolo e l’innesco delle devastanti sequenze sismiche del maggio 2012 nel territorio compreso tra le province di Modena, Bologna, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo; risultati che hanno portato la Regione Emilia Romagna ad avanzare la richiesta di prevedere, di fatto, una moratoria su tutti i nuovi progetti estrattivi previsti nel territorio di sua competenza (si pensi anche ai casi delle province di Ravenna e Ferrara).
Con questa risoluzione – prosegue Paglia – noi chiediamo al Governo di adottare immediatamente apposite iniziative, anche normative, tese ad introdurre su tutto il territorio nazionale una moratoria sui procedimenti autorizzativi ad oggi rilasciati di prospezione o estrazione di idrocarburi, in terra o in mare; e lo facciamo – prosegue il deputato di SEL – forti dell’approvazione in Commissione “Ambiente e territorio”, nel settembre 2013, di un’altra risoluzione – a prima firma Zaratti (SEL) e sottoscritta da tutti i gruppi parlamentari – che ha impegnato il Governo ad escludere l’utilizzo della fratturazione idraulica nel territorio italiano.