Questo decreto non è lo Sblocca Italia, è il Rovina Italia!
La dichiarazione di voto di Loredana De Petris in Senato sullo Sblocca Italia:
‘Signor Presidente,
ci stiamo avviando, tra qualche minuto, a votare l’ennesima fiducia che questo Governo pone su un decreto-legge e su un provvedimento. Devo dire che ormai è un crescendo costante.
Osserviamo tutti i provvedimenti che vengono portati in Aula e su cui si mette la fiducia. Di provvedimento in provvedimento, noi ci troviamo di fronte a un vero e proprio ribaltamento dei valori costituzionali, non soltanto per lo strumento in sé della fiducia, che, come abbiamo detto e ripetuto in questi giorni, la scorsa settimana e la settimana ancora precedente, espropria completamente il Parlamento, violando sistematicamente l’articolo 70 della Costituzione. Non solo si continua a produrre decreti-legge che non rispondono assolutamente, anzi sono in violazione dell’articolo 77. Non solo si viola, come abbiamo appreso nuovamente oggi, l’articolo 81 della Costituzione, cui tenete moltissimo ogni volta che dobbiamo presentare qualche emendamento che secondo voi non ha la copertura (ma poi portate in votazione con la fiducia un decreto palesemente scoperto).
Ma, oltre a tutto ciò, di decreto in decreto, di provvedimento in provvedimento, state portando ad un sovvertimento dei valori garantiti dalla Prima Parte della Costituzione. Abbiamo votato, avete votato la fiducia sulla delega per il famoso jobs act, con una violazione palese non solo l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori, ma anche degli articoli costituzionali e, in particolare, dell’articolo 1 della Costituzione.
Avete accompagnato la fiducia con la messa in campo delle maniere forti, per respingere e punire quei lavoratori e quegli operai che stavano semplicemente protestando, manifestando per difendere il proprio posto di lavoro.
Adesso, con questo decreto, il cosiddetto sblocca Italia, che giustamente molti – i comitati, le associazioni, tanti cittadini – ormai chiamano il «rovina Italia», voi state sovvertendo altri valori costituzionali. Questo è quello che vi offre il Governo Renzi.
Voi quello che è il patrimonio ambientale e paesaggistico, che è garantito e costituzionalmente protetto dall’articolo 9 della Costituzione, lo mettete a disposizione di altre utilità.
Ho appreso che alla Leopolda ci sono stati due tavoli: un tavolo sulla green economy e un tavolo sull’ambiente (non meglio identificato). Non ho ben compreso che cosa intende il Governo Renzi per green economy e che cosa intende il Governo Renzi per ambiente. Non ho capito bene e non ho potuto seguire quali sono stati i risultati di quel tavolo; conoscevo qualcuno che li coordinava, ma questo è un discorso a parte. Allora, non possiamo evidentemente che prendere per buona l’idea di green economy che emerge da questo decreto, lo sblocca Italia. Voi ancora una volta state scegliendo di improntare ed indirizzare lo sviluppo del nostro Paese sempre sulle stesse cose: sull’asfalto, sul cemento, adesso avete aggiunto il petrolio, sugli inceneritori. Questa sarebbe la vostra concezione di green economy.
In queste ore – lei lo sa, signor Presidente – il prefetto di Roma ha preallertato ed ha emesso l’ordinanza per la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado domani a Roma, in previsione di una bomba d’acqua. Ma che altro deve succedere in questo Paese? Stamattina abbiamo avuto l’alluvione di Carrara, la scorsa settimana abbiamo contato, siamo intervenuti in quest’Aula, abbiamo rifatto la manfrina della mozione sul dissesto idrogeologico. Che cos’altro deve succedere per cambiare verso? Quando volete cambiare verso a questo Paese Lo volete capire o no che state portando l’Italia su una deriva da cui non si riprenderà? Volete ancora continuare a distruggerla, non è stato abbastanza quello che ha subito il bel Paese, violentato costantemente (abusi, edilizia illegale, territorio devastato)? No, adesso vi siete inventati anche le trivelle. Cento concessioni stanno attendendo, con il titolo unico concessorio, perché non vi bastano i risultati della Basilicata. No, dovete distruggere i nostri mari, dovete per fare questo togliere i poteri alle Regioni, dovete per fare questo togliere i poteri a tutte le comunità locali, perché sono comitatini che danno fastidio e che non capiscono la vostra modernità. Questa sarebbe la vostra modernità! Questa sarebbe l’innovazione? L’innovazione di continuare con un’idea di sviluppo che ci ha portato al punto in cui siamo.
Ma io la capisco, la conosco la vostra idea di innovazione. Voi siete moderni ed innovatori per reprimere i diritti. Non a caso mi pare che la Leopolda fosse una stazione un po’ vecchia, dell’inizio dell’Ottocento. Allora forse ho cominciato a capire qual è la vostra idea di modernità e di innovazione. Ho capito, dalle dichiarazioni di Renzi, grazie anche al servizio di «Report», qual è l’idea di imprenditori moderni che avete, quelli che tolgono tutto il lavoro dall’Italia e lo portano in Romania o in Transnistria, che continuano a sfruttare e a far violentare animali e persone, tutto per la logica del profitto. Così volete ridurre il nostro Paese. La vostra modernità è quella di bastonare gli operai che difendono il proprio posto di lavoro. Mai contro ai forti o alle caste che ogni settimana dite di voler combattere, alle solite caste.
No, date loro l’articolo 5, la proroga delle concessioni e all’articolo 2 fate addirittura un bel comma per Bonsignore, per l’autostrada Orte-Mestre. Continuate così! Tante strade, grandi opere, autostrade, asfalto e petrolio: questa è la ricetta della modernità! Con il jobs act e con il provvedimento in esame avete evidentemente deciso di posizionare il Paese non nel terzo millennio, ma ancora una volta avete deciso di guardare indietro. Voi avete deciso di guardare indietro: siete esattamente il contrario della modernità! Avete deciso che questo Paese deve fare la competizione sullo sfruttamento dei lavoratori, sull’eliminazione dei diritti delle persone, sull’eliminazione dei diritti delle comunità, sullo sfregio all’ambiente, sullo sfregio ai nostri mari. Pensate forse di avere un risultato economico, trivellando il mare? Saranno distrutte le attività turistiche, quelle della pesca e le attività economiche di quelle Regioni, che cercheranno e hanno cercato in qualche modo di provare, con le buone pratiche, a posizionare il proprio sviluppo su una posizione diversa!
L’Italia così non ha futuro, perché il futuro dell’Italia è nella bellezza, nel saper valorizzare le cose più belle che ha, non nel distruggerle. Il futuro dell’Italia è nella sua cultura, nell’arte, nell’ambiente, nelle grandi opere che dobbiamo realizzare per salvare il nostro territorio. Perché quando arrivano le bombe d’acqua non moriranno solo i nostri figli, ma moriranno i figli di tutti. Quando continueranno i cambiamenti climatici e voi, invece delle energie rinnovabili, scegliete il petrolio, pure schifoso, che ci sarebbe nei nostri mari, vi state assumendo una responsabilità grave. E non potete più continuare a nascondervi tutti quanti dietro alle belle parole, dietro alle mozioni vuote, quando poi andrete ancora una volta a dare il vostro voto su questo decreto, che sarà ancora una volta una violenza per il nostro Paese e – questo sì – esattamente un impedimento al futuro dell’Italia’.
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