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Venerdì, 31 luglio 2015

Rai, De Petris: una riforma ispirata al modello bulgaro che viola principio di pluralismo

Rai: sede di roma

«Ancora una volta, ci troviamo di fronte allo svelamento della propaganda renziana. Siamo partiti da uno slogan, “fuori i partiti della RAI”, ma in realtà ci troviamo con un modello di governance che mette la RAI completamente in mano al Governo e alla maggioranza». Lo ha affermato in Aula la senatrice Loredana De Petris, capogruppo di Sel e presidente del gruppo Misto al Senato, durante la dichiarazione di voto sul ddl di riforma della Rai.

«Il sottosegretario Giacomelli – prosegue De Petris -ci ha spiegato che la RAI ha bisogno di una gestione snella e che per questo motivo il sistema duale, ovviamente, non poteva, a suo avviso, funzionare. Noi pensiamo, invece, che la RAI avrebbe bisogno di una riforma davvero molto più articolata. Questo è l’intento che noi comunque continueremo a perseguire e che abbiamo proposto con i nostri emendamenti».

«Il modello che state votando viola il principio di indipendenza e di pluralismo dell’informazione. Noi ci siamo ispirati all’articolo 21 della Costituzione, la maggioranza invece si è ispirata al modello bulgaro, un modello che mette di fatto la RAI e l’informazione nelle mani del Governo e della maggioranza. In tutto questo – prosegue De Petris – siete riusciti anche a fare il capolavoro di avviare questa riforma della governance e, contemporaneamente, a perpetuare un modello di nomina, dato che dal prossimo martedì rifarete le nomine del consiglio d’amministrazione con la legge Gasparri. Il capolavoro è completo».

«La RAI e il servizio pubblico possono e devono essere, come sono state in passato, un grande strumento di sviluppo del Paese, di democrazia e di coesione sociale. Ma per fare questo – ha concluso l’esponente di Sel – il principio dell’indipendenza e del pluralismo non può essere sacrificato, ancora una volta, ad una visione centralista e accentratrice che sta caratterizzando tutte le cosiddette riforme che il Governo Renzi, sta portando avanti».

 

Commenti

  • Leonardo Fontanazza

    Tale riforma è conseguenziale all’intento iniziale di Renzi. Realizzare la sua Oligarchia. Con i suoi amici alla “Marchionne”. Pochi ma ricchi e potenti.

  • massimo gaspari

    sabato primo agosto. poco fa su rai tre a tg expo c’era ferruccio de bortoli, noto colletto bianco del fascismo, vestito da pisapia