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Lunedì, 25 luglio 2016

Rai, stipendi online. Fratoianni: ora si applichi legge tutto il resto è noia

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Per la prima volta la Rai applica la legge Brunetta sulla trasparenza dei dipendenti pubblici e mette online, sul proprio sito (probabilmente oggi), i compensi di dirigenti e giornalisti oltre i 200 mila euro. Stipendi non smentiti da viale Mazzini, ma viene precisato che si tratta di compensi in linea con quelli che percepiscono in Italia e all’estero manager di aziende di simili dimensioni.

«E’ un po sorprendente la sequela di reazioni più o meno scandalizzate dopo la pubblicazione degli stipendi in Rai. Invece di scandalizzarsi si applichi la legge». Lo afferma Nicola Fratoianni dell’esecutivo nazionale di Sinistra Italiana.

«Esiste un tetto per le retribuzioni di 240 mila euro – prosegue il rappresentante della Sinistra in commissione parlamentare di vigilanza – Chi ha firmato contratti ben superiori a cominciare da quello dell’amministratore delegato lo ha fatto usando un codicillo della legge fatto apposta per aggirare il limite e che prevede eccezioni per le società che emettono titoli di debito. Insomma, come al solito le regole valgono per tutti fini ad un certo punto. Applicare la legge e farlo senza eccezioni dovrebbe essere normale su una materia come questa specialmente in tempo di crisi e davanti alla crescita continua delle diseguaglianze. Lo si faccia – conclude Fratoianni – Tutto il resto è noia».

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