Reddito minimo, la Camera approva la mozione di Sel
Approvata la mozione di Sinistra Ecologia Libertà per il contrasto alla povertà in cui si impegna il governo a avviare in Italia il reddito minimo sulla base della risoluzione europea del 2010.
«Alla Camera – afferma Marco Furfaro della segreteria nazionale di Sel – giacciono 3 proposte di legge, una di parlamentari del pd, una dei parlamentari di Sel, e un’altra dei parlamentari del M5S. Di fronte alla richiesta esplicita del Parlamento che vincola il governo ad agire, ora non ci sono più scuse, milioni di persone non possono più aspettare. Nel JobAct di Renzi si parla di “assegno universale”, non basta. Per avvicinarsi all’Europa, a quell’Europa sociale che ci piace, occorre chiamare le cose con il loro nome: un welfare universale moderno prevede il reddito minimo non vecchi strumenti. Perché la povertà, la disoccupazione e la precarietà – conclude Furfaro – hanno bisogno di risposte concrete, non di slogan e nemmeno di elemosina».
Gennaro Migliore capogruppo di Sel alla Camera risponde e a chi aveva espresso dei dubbi sul reperimento delle risorse finanziarie per tale misura con una proposta che mette insieme al Reddito minimo garantito anche un’altra battaglia dei Sel, quella sul taglio ai finanziamenti delle spese militari: “Penso ad una rimodulazione della fiscalità, con una patrimoniale per i beni sopra il milione di euro o il taglio agli sprechi e alle spese militari, come gli F35 ed altri strumenti atti ad offendere”.
Il progetto di Sinistra Ecologia Libertà ha già le sue linee guida: “Abbiamo una proposta di legge che appoggiamo e siamo disposti a confrontarci. Ma su due punti non cambieremo idea: il reddito minimo deve essere individuale ed è la singola persona che deve beneficiarne e che non debba essere solo l’erogazione di un beneficio monerario. Dovranno essere attivate tutta una serie di servizi di cui si potrà usufruire. Perché la nostra proposta vuole frenare sia povertà che precarietà, prendendo ad esempio gli standard e i modelli europei” conferma Marco Furfaro.
Un’idea che mette d’accordo diversi partiti: la mozione è infatti passata grazie a un’allenza tra Partito Democratico, Sinistra Economia e Liberà e Movimento 5 Stelle. “La nostra mozione chiede l’impegno del Governo e delle istituzioni riguardo questo tema e apre il varco verso le proposte di legge. Con la sua approvazione abbiamo visto che c’è una maggioranza possibile su questo tema. Chiediamo alle altre forze di mettere da parte la propaganda e iniziare a lavorare concretamente – conclude Furfaro – alla luce dei dati sulla disoccuppazione e della crisi non possiamo permetterci di perdere altro tempo”.
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