Regione Puglia, sì alla coltivazione di cannabis terapeutica
La commissione Sanità del Consiglio regionale della Puglia ha approvato la proposta di legge che regola, per la prima volta, la sperimentazione della produzione di cannabis sul territorio regionale. Una legge che permetterebbe la coltivazione di cannabis su terreni controllati per abbare i costi di importazione del medicinale dall’estero. Una strada che la Regione ha porta avanti da tempo, dopo aver sposato la battaglia dei ragazzi malati di Sla che in Salento hanno dato vita al primo Cannabis social club d’Italia con l’appoggio del sindaco di Racale, nel leccese, contento di offrire i terreni comunali per la coltivazione.
La legge, ideata e proposta dal consigliere regionale Pd Sergio Blasi, è stata votata all’unanimità dai commissari. «Con questa legge – ha dichiarato Blasi – andiamo incontro alle persone che soffrono dando loro la possibilità di usufruire più facilmente di cure palliative. L’obiettivo è fare in modo che anche qui come nei paesi del Nord Europa, la cannabis possa essere prodotta e venduta per fini terapeutici. Perché grazie alla produzione in loco il prezzo del medicinale per il sistema sanitario scenderà di dieci volte»
“Personalmente sono soddisfatto perché la Puglia – aggiunge – ha bisogno essere avanguardia soprattutto nel campo della sanità e della ricerca medica, per venire incontro ai bisogni di una popolazione che più di altre ha sofferto la transizione da un modello ospedalo-centrico a un nuovo modello nel quale viene potenziata l’assistenza domiciliare e le migliori possibilità di curarsi secondo bisogni individuali di ogni paziente. Per questo sono sicuro che il Consiglio regionale darà pronta approvazione a questa legge”.
La Regione Puglia, dunque, potrà avviare progetti pilota di coltivazione della cannabis individuando interlocutori in possesso delle autorizzazioni di legge e, in particolare, l’autorizzazione alla produzione da parte della Agenzia italiana del farmaco, prevista dal combinato disposto degli artt. 50 e 54, comma 2, del decreto legislativo 219/2006. La finalità è andare incontro agli interessi degli utenti grazie a un regime semplificato di produzione e somministrazione della cannabis terapeutica e alle esigenze della Regione Puglia che oggi, per l’importazione dall’Olanda e la commercializzazione da parte di rifornitore unico, sopporta un onere tra i 15 e i 20 euro al grammo contro un costo di produzione in loco che è stimabile in 1,55 euro al grammo. Con la nuova legge, inoltre, si introduce inoltre la possibilità di centralizzare gli acquisti consentendo la realizzazione di economie di scala.
La Regione Puglia è stata tra le prime in Italia a sperimentare la somministrazione controllata attraverso le strutture sanitarie, messa a regime in tutte le farmacie ospedaliere della Asl Lecce. Con la nuova legge
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