Regione Toscana, le opposizioni avvertono: stop alla riforma sanità o blocchiamo lavori in aula
Rinviare l’approvazione della nuova riforma della sanità toscana a dopo l’esito referendario, e posticipare a anno nuovo la discussione in aula di tutte le proposte legge non urgenti, come quella sulle funzioni delle ex Province, per avere il tempo di analizzare adeguatamente i testi, oppure sarà un duro ostruzionismo con il blocco dei lavori d’Aula. E’ quanto annunciato oggi dai gruppi di opposizione in Consiglio regionale: M5s, Lega Nord, Si’ Toscana a sinistra, Fdi e Fi, in merito alla calendarizzazione delle sedute fino alla fine del 2015.
Entro la fine dell’anno, hanno spiegato, “la maggioranza intende accelerare e portare in approvazione ‘a scatola chiusa’ la riforma sanitaria per evitare il referendum, un’articolata pdl sulle funzioni provinciali, una norma sugli ungulati. Si tratta di 756 articoli da valutare e emendare”. “A queste si aggiungono il bilancio e la finanziaria che sono per noi l’unica vera urgenza. Tutto il resto può essere posticipato con i dovuti accorgimenti”. Per questo le opposizioni hanno anche inviato una richiesta agli uffici tecnici dell’Assemblea per sapere quali siano i provvedimenti che effettivamente hanno carattere di urgenza tecnica “e non politica”. Andrea Quartini (M5s), Stefano Mugnai (capogruppo Fi), Manuel Vescovi (capogruppo Lega Nord), Giovanni Donzelli (capogruppo Fdi) insieme ai consiglieri di Si’ Toscana a sinistra Tommaso Fattori (capogruppo) e Paolo Sarti, hanno assicurato che “saremo inflessibili. Occorre ricalendarizzare per poter permettere anche alle opposizioni di fare il loro lavoro e di avere contezza di provvedimenti fondamentali che sono in discussione”.