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Lunedì, 13 ottobre 2014

Renzi chiami la Merkel e convinca la Thyssenkrupp a rimanere a Terni

terni

La proposta di accordo quadro presentato dal governo sulla Ast di Terni è inaccettabile, non si possono scaricare i costi sempre sui lavoratori. È urgente riconvocare immediatamente il tavolo di crisi presso la Presidenza del Consiglio per riaprire la trattativa con i tedeschi della Thyssenkrupp. Renzi, anche in qualità di Presidente di turno dell’UE, faccia sentire la propria voce alla Merkel e chieda al governo tedesco di intervenire sulla multinazionale affinché non abbandoni l’Italia.

L’azienda prima annuncia un piano di investimenti da 110 milioni di euro senza fornire i dettagli necessari sulle prospettive dello stabilimento ternano e sulla sua capacità produttiva, poi avvia la procedura di mobilità per circa 550 lavoratori.

In questo modo il governo italiano può svolgere quel ruolo che gli compete e dimostrare di voler rilanciare una seria politica industriale partendo da un settore strategico come l’acciaio. Sel si batterà in Parlamento e nel territorio affinchè lo stabilimento di Terni non chiuda e venga immediatamente ritirata la procedura di mobilità. Saremo al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici di Terni a partire dallo sciopero del 17 ottobre prossimo.

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