Ricerca, Fratoianni: Roberta D’Alessandro ha ragione. Nessun investimento e un ministro che non considera la ricerca un lavoro
Non si è ancora ripresa dal clamore suscitato dl suo post pubblicato su Facebook. Uno stato che, originariamente rivolto a una ristretta cerchia di contatti (gli amici sul social network), ha fatto un giro ben più ampio – con i suoi trentamila like- arrivando a toccare il cuore (e l’orgoglio) degli italiani. Roberta D’Alessandro, linguista in Olanda, polemizza contro il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca della Repubblica Italiana, Stefania Giannini, rea secondo lei, di vantarsi dei successi dei ricercatori nel mondo che l’Italia non vuole.
In un’intervista rilasciata a la Repubblica, la ricercatrice precisa l’obiettivo dello stato postato: Era quello di sottolineare che i fondi europei vinti da quelli come me non sono “per la ricerca italiana”, ma “per la ricerca fatta da italiani”.
E la differenza è lampante: i ricercatori di nazionalità italiana ricevono, dall’Europa, fondi che non spenderanno in Italia. Quello di Roberta D’Alessandro è una vera e propria denuncia della condizione in cui versano i ricercatori.