Riforma magistratura onoraria e dei giudici di pace, De Cristofaro: non si tutela magistratura ordinaria
«La magistratura onoraria assolve un compito fondamentale e vitale per il buon funzionamento della giustizia, ma nello stesso tempo gode di un trattamento giuridico e ordinamentale assolutamente inadeguato rispetto all’importanza della funzione svolta. E’ pertanto necessario garantire alla magistratura onoraria alcune garanzie giuslavoristiche al fine di assicurare professionalità, indipendenza e imparzialità, a partire dall’adeguamento dello status giuridico dei giudici onorari alla funzione svolta e al riconoscimento dei loro diritti». Lo ha detto in Aula il senatore di Sinistra Italiana – SEL, Peppe De Cristofaro, nella dichiarazione di voto finale sul ddl delega del governo di riforma della magistratura onoraria e dei giudici di pace.
«Attualmente i magistrati onorari non godono di alcuna forma di tutela assistenziale e previdenziale, non maturano il diritto alla pensione, non godono di tutela alcuna per la salute, la gravidanza, gli infortuni sul lavoro; né è previsto un trattamento di fine rapporto».
«Anche la riproposizione del limite dei mandati, per i magistrati in regime transitorio, rischia di creare nuovi esodati, perché molti giudici, tra i 60/62 anni, si troveranno fuori dal mondo del lavoro, senza stipendio né pensione. Stiamo ancora una volta approvando – ha concluso De Cristofaro – una riforma monca, che non tutela la magistratura onoraria, che non ha la serenità sufficiente per poter svolgere il proprio lavoro con equilibrio».