Riforme, De Petris: al Senato ennesima forzatura sul calendario, mercimonio sulla riforma costituzionale
«Si tratta di un voto di scambio». E’ un commento lapidario quello della senatrice Loredana De Petris dopo la conferenza dei capigruppo che ha stabilito al 19 gennaio l’esame del ddl Riforme facendo slittare al 21 il rinnovo delle commissioni. «Il rinnovo delle commissioni è stato spostato – afferma – perché così si acquisiscono i 161 voti necessari alle Riforme».
«Per l’ennesima volta viene fatta una forzatura» aggiunge la presidente del Gruppo Misto e di Sel ricordando che «da oggi scadevano i tre mesi per poter votare il ddl Riforme al Senato e alla Camera non si potrà votare prima del 13 aprile». «Una contrazione del calendario pazzesca» spiega la senatrice di Sel che sottolinea:«Persino nell’ultimo passaggio che dovrebbe essere solenne perché sarà l’ultima volta che il Senato potrà parlare ai cittadini, non hanno voluto evitare un’ombra pesante come definisco quella del mercimonio sulla riforma costituzionale». Per quanto riguarda poi le unioni civili De Petris dice: «Sono state spostate per l’esame dell’assemblea al 28 gennaio. Ma poi chissà. State certi che spunterà qualche altra cosa».