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Martedì, 12 aprile 2016

Riforme, Sinistra Italiana non parteciperà al voto finale: referendum popolare cancellerà sfregio a Costituzione

viva la costituzione

Sinistra Italiana interverrà in dichiarazione di voto ma non partecipera’ alla votazione finale sulla riforma costituzionale. Il governo e il Partito Democratico hanno voluto riformare la Costituzione da soli e da soli voteranno questo testo.

Lo afferma Arturo Scotto, capogruppo di Sinistra Italiana a Montecitorio.

«E’ una riforma – prosegue il capogruppo della sinistra – che pone un uomo solo al comando addirittura al di sopra della stessa Costituzione, che potra’ disporre del Parlamento a sua immagine e somiglianza e che riduce lo spazio del pluralismo.

E’ una riforma che segna una svolta negativa per il Paese. Ci vedremo al referendum di ottobre – conclude Scotto – quando la parola passera’ ai cittadini e questo testo sara’ bocciato dal voto popolare».

Commenti

  • claudio

    Come ho già espresso a commento di un’altro articolo sul tema, trovo condivisibili molte delle critiche avanzate alla riforma costituzionale licenziata in via definitiva dalla Camera dei Deputati e che sarà
    oggetto del Referendum confermativo di ottobre prossimo. Tuttavia sostenere che tale riforma, in combinato a quella elettorale recentemente approvata “pone un uomo solo al comando addirittura al di sopra della stessa Costituzione, che potra’ disporre del Parlamento a sua immagine e somiglianza” è davvero ridicolo e, mi si permetta politicamente patetico. Finiamola con questo continuo gridare al “golpe costituzionale” che non solo non è all’orizzonte ma che non può e non deve essere invocato con tanta leggerezza se davvero si crede nei valori democratici e costituzionali. Ripeto un conto sono le critiche di merito e che esse possano portare ad orientarsi verso il NO al referendum confermativo, un conto è invece questa ridicola pantomima che le opposizioni, tra cui – purtroppo – anche SEL, stanno mettendo in scena. Possibile non capire che così si rafforza la posizione del SI e non il contrario? Possibile non capire che così si rende difficile (per non dire impossibile) un confronto di merito perchè si polarizzano le posizioni esistenti anzichè favorire la loro evoluzione. Capirei se il fronte del NO fosse già ad oggi ampiamente maggioritario nel paese, allora buttarla in caciare – pur restando profondamente sbagliato – potrebbe essere di una qualche utilità. Ma non essendo così non si capisce proprio questo atteggiamento da “redde rationem”. A meno che in realtà si tratti solo una strategia di contenimento del danno e che dunque il “busillis” non è tanto ll contenuto della riforma quanto l’ennesimo tentativo (a mio avviso deletereo) di cercare di fidelizzare un pò di voti radicalizzando la contrapposizione politica, non essendo in alcun modo in grado di farlo diversamente (attraverso proposte, programmi, pratiche di governo e classe dirigente/candidati credibili).

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Dire che il combinato riforma-legge elettorale “pone un uomo solo al comando addirittura al di sopra della stessa Costituzione, che potra’ disporre del Parlamento a sua immagine e
    somiglianza” non è ridicolo o patetico, è quello che è. Se non conosci la Costituzione e la riforma di Renzi, informati, al posto di venire qui a fare propaganda per il Si.
    Colgo l’occasione per invitare tutti, da destra a sinistra, a votare No a questo scempio, se ci tenete a vivere in un paese democratico e non nella dittatura della minoranza più numerosa.

  • claudio

    La Costituzione e le riforme recentemente approvate le conosco sufficientemente bene da non apprezzarle particolarmente ma da riconoscerne una qualche utilità e soprattutto da avere la ragionevole certezza che, qualunque sia il giudizio su di esse, non sono né eversive, né aprono ad alcuna “dittatura”. Non è un caso che gli stessi atteggiamenti isterici di oggi sono esattamente uguali a quelli di fine anni ’80 quando fu introdotto il sistema maggioritario per gli enti locali (che l’attuale disposto, riforma costituzionale-legge elettorale, per molti aspetti ricalca) si gridò al “colpo di stato”, all’esautorazione dei Consigli Comunali/Provinciali/Regionali, all’uomo solo al comando (Sindaco o Presidente di Provincia/Regione che fosse). Eppure oggi nessuno si sognerebbe neanche lontanamente di considerare il maggioritario come quacosa di eversivo e tutti, anche a sinistra (che vengono eletti con tale sistema ed è grazia al quale, ad esempio, che Vendola ha governato per 10 anni la regione Puglia, o volete dire che Vendola è stato un Dittatore e la sua elezione un “colpo di Stato”?) anzi ne plaudono la stabilità e la governabilità che ha introdotto (esattamente come le attuali riforme si propongono di fare). Poi, qualunque sia il giudizio su di esse, dato che quelli come te sostengono di avere come riferimento la Costituzione Italiana, le riforme attuali sono state approvate nel rispetto delle modalità che la Costituzione prescrive e saranno per questo sottoposte a Referendum confermativo. Com’è possibile dunque che siano “eversive” delle leggi approvate nei modi e nelle forme che la Costituzione prescrive? Diventano “eversive” perchè non ci piacciono? Allora qualunque legge che non ci piace la dichiariamo “eversiva” e la buttiamo in caciara? Davvero pensi che questo modo di (non) fare politica paghi? Ripeto, nel rispetto delle legittime posizioni di ciascuno, il “busillis” non è tanto ll contenuto della riforma quanto l’ennesimo tentativo (a mio avviso deletereo) di cercare di fidelizzare un pò di voti radicalizzando la contrapposizione politica, non essendo in alcun modo in grado di farlo diversamente (attraverso proposte, programmi, pratiche di governo e classe dirigente/candidati credibili). Sfido chiunque a dimostrare il contrario, con i fatti (citandoli espressamente) e non a parole.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Te lo dimostro in due parole: Italicum = maggioranza ASSOLUTA della Camera a un solo partito (di maggioranza relativa, quindi potenzialmente e con ogni probabilità minoranza nel paese). Riforma costituzionale = irrilevanza del Senato.
    Risultato: un unico partito di minoranza avrà potere assoluto e da solo su governo, parlamento, corte costituzionale e presidente della repubblica.
    Se vuoi continuare a chiamare “democrazia” questa robaccia, vai pure a gongolarti sul sito del PD, ma smetti di prendere in giro gli iscritti, elettori e simpatizzanti di Sel che seguono questo sito, stai insultando la nostra intelligenza.

  • claudio

    Non solo non hai dimostrato proprio niente ma da ciò che affermi emerge che o sei decisamente ignorante in materia o in perfetta malafede. In entrambi i casi sei in torto. Monocameratismo o Bicameralismo, sistema proporzionale o maggioritario a seconda delle modalità prescelte la democrazia si caratterizza per peculiarità diverse che possono comportare una maggiore o minore efficacia in relazione al contesto dato (ad esempio il Bicameralismo perfetto previsto dalla NS costituzione del 1946 era allora ritenuto il più idoneo essendo appena usciti da una dittaura) ma sempre di Democrazia si tratta dato che chiunque sia eletto lo è solo pro-tempore e non “a vita”. L’elezione periodica è ciò che caratterizza lo Stato democratico e non il numero di rami o le modalità elettive (ad esempio in Grecia c’è una sola camera e il sistema elettivo è maggioritario secco. TSpras è dunque un dittatore?).
    Forse invece è il caso che SEL smetta di prendere in giro i suoi elettori inscenando queste ridicole farse ad ogni decisione di cambiamento del paese, perchè è sempre meno credibile e creduta. Sia chiaro io sono molto critico sulle riforme approvate e se deciderò di votare affermativamente al referendum confermativo ad ottobre lo farò non perchè le ritenga eccellenti ma perchè nel complesso e nel contetso dato sono a mio avviso un passo in avanti verso una maggiore governabilità e stabilità de paese che, nella società attuale, sono necessari se vogliamo stare al passo con gli altri paesi più dinamici economicamente e socialmente.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Bla, bla, bla.
    Ti ho enunciato il sunto del combinato legge elettorale – riforma costituzionale. Il senso è preciso e chiaro, quindi ignorante (o piuttosto in malafede, visti i tuoi sproloqui continui su questo sito) ci sei tu e solo tu.
    Nel tuo bla bla bla qua sopra di sostanza c’è solo il paragone con Tsipras e la grecia, paragone che NON calza affatto, visto che Syriza NON ha la maggioranza assoluta in parlamento (e infatti ha dovuto fare alleanze).
    Abbi pazienza, ormai ho deciso da un po’ di non intervenire più su questo sito e altrove sul web, data l’estrema reticenza al ragionamento che ho constatato sul Web. Ma su questo specifico argomento (riforma costituzionale) ho deciso di provarci comunque, a farmi sentire, quindi sappi che non te la darò MAI vinta, almeno su questo argomento.
    Cari piddini, se volete sacrificare l’Italia sull’altare dell’economia di impresa accomodatevi pure, me ne farò una ragione, ma se volete sfasciare persino le istituzioni e la Repubblica, questo almeno non ve lo lascerò fare indisturbati.

  • claudio

    Sei libero di sostenere le tue posizioni, ci mancherebbe altro e non è questione di “darla vita” a nessuno. Se pensi che le riforme approvate corrispondano a “sfasciare le istituzioni e la Repubblica” pensalo pure e ripetilo in ogni dove. Non sarà il ripeterlo che lo renderà vero (per fortuna). Come puoi ridurre le mie considerazioni a “bla, bla, bla” evitando di entare nel loro merito (per chiarezza Tsipras governa solo grazie al cospicuo premio di maggioranza che la legge elettorale ellenica attribuiva al primo partito. Senza quel premio oggi non esisterebbe il suo Governo e al suo posto ce ne sarebbe uno di larghe intese con dentro di tutto di più, come in Italia dopo la “non vittoria” di Italia Bene Comune alle elezioni del 2013), ma ti suggerisco di rifflettere di più sul nostro scambio di opinioni anzich’è attaccare a testa bassa e senza argomentazioni puntuali (ti limiti sostanzialmente ad affermazioni di principio) chi esprime un punto di vista diverso dal tuo. Come ti consiglio di evitare di classificare come avversario (dandomi del piddino) chi non la pensa esattamente come te, anche se non lo conosci e non sai dunque né la sua storia, né il suo orientamento politico (io sono di sinistra ed ho sempre sostenuto partiti di sinistra da quando ho iniziato a votare). Potrà sembrarti strano ma una posizione non è di sinista perchè la condividi e di destra perchè la osteggi, come non è di destra o di sinistra se è o meno sostenuta da associazioni politiche che nel nome si richiamano a quella tradizione. le cose sono (decisamente) più complesse di così ed occorre sempre sforzarsi di contestualizzare e storicizzare i fatti se si vuole evitare di prendere cantonate madornali e financo (talvolta) esporsi al ridicolo; dato che la storia non si ripete mai e quelli che chiamiamo ricorsi (come sosteneva lo stesso Marx) sono sempre (e solo) delle farse.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Vedo che insisti sul discorso Tsipras, mi tocca ripeterti: NON c’entra nulla, perché Tsipras NON ha la maggioranza assoluta dei seggi. Se in Grecia ci fosse stato l’Italicum, a quest’ora Tsipras governerebbe da solo senza avere la maggioranza assoluta nel paese, e quindi NON sarebbe democrazia. Ma NON è così, ed è inutile che ti arrampichi sui vetri: il caso italiano è sostanzialmente diverso.
    Per il resto, si, ho dei forti sospetti che tu sia un infiltrato piddino. Ho esperienza sul web, e ho avuto a che fare con gli influencer. All’inizio erano solo i grillini (infatti è una strategia inaugurata in Italia dalla Casaleggio Associati), poi anche il PD ha deciso di sguinzagliare i suoi adepti per propagandare le loro bestialità in ogni dove.
    Vista la tua posizione (non mi piace Renzi MA…, sono di Sinistra PERO’…. …Sel e Prc dovrebbero sparire (e mai una parola sulla brutta fine che tutti noi auguriamo al PD)), ti aspetti che qualcuno ti creda? Guarda che (sul web) non siamo mica nati ieri!

  • claudio

    Certo se fossi, come dici tu, un influencer ti pare logico che perderei tutto questo tempo qui in un sito in cui a commentare siamo praticamente noi due soli (questo dettaglio non ti dice nulla su quanto oramai SEL sia così poco seguita e goda di ancor meno consenso)? Mi chiedi perchè non parlo mai del PD? Ti rispondo. Non parlo mai del PD o della fine che dovrebbe fare perchè a me il PD non interessa. Se devo spendere del tempo lo spendo ad interloquire, nella speranza (temo purtroppo vana) che serva a qualcosa per la parte politica che mi interessa. Tu qui non hai mai parlato del Fronte Nazionale di Le Pen ma per questo non illaziono e soprattutto non ne desumo che tu ne sia un simpatizzante. La differenza tra noi è che io cerco di portare un contributo per far crescere la mia parte politica (anche metetndola in discussione profondamnete, come in questo caso), mentre tu ti illudi che possa progredire attraverso la demonizzazione dell’avversario. Questo modo di porsi è esattamente quello adottato da SEL e PRC e che li sta marginalizzando dalla scena politica e che viene inolter aggravato dall’incapacità di confrontarsi nel merito delle questioni (tu ad esempio lo svicoli concentrandoti su un dettaglio, il riferimento a Tspras, che io avevo richiamato per solo evidenziare che il premio di maggioranza non è un delitto costituzionale), ovvero fare un bilancio equilibrato, contestualizzato alla realtà storia e sociale attuale, degli effetti di un provvedimento legislativo e/o di una scelta politica (anzichè parlare astrattamente dei massimi sistemi e dei principi che li sottendono). Mica sto sostenendo che le riforme varate in questa legislatura parlamentare sono meravigliose, anzi – l’ho chiaramente premesso – sono su di esse molto critico (ad esempio, in merito alla legge elettorale io trovo molto più equilibrato il sistema a doppio turno, anzichè attribuire la maggioranza al partito che primeggia al primo, anche se la legge elettorale approvata prevede una soglia minima del 40% per far scattare il premio altrimenti si và al ballottaggio tra le prime due liste. Invece, in merito alla riforma costituzionale, non solo sono favorevole al superamento sostanziale del bicameralismo ma avrei preferito più coraggio abolendo completamente il Senato) ma da qui a sostenere che è un attentato alla nostra Costituzione ce ne corre e chi si esprime così, in questo modo farsesco è (magari involontariamente) proprio il peggior suo nemico (della Costituzione, come delle Istituzioni repubblicane che tutti noi dovremmo avere a cuore). Se invece (come mi sembra di dedurre quando mi contesti sul riferimento a Tsipras) vuoi sostenere che non è democrazia quando si “governa da soli senza avere la maggioranza assoluta”, ovvero grazie ad un premio di maggioranza, allora non sono Stati Democratici tutti i paesi occidentali (Francia in primis che è la culla della Democrazia occidentale per come noi la intendiamo). Lo ripeto per l’ultima volta (prorio perchè io al futuro della sinistra ci tengo e “grazie” al modo di pensare e porsi che anche a te appartiene sta praticamente scomparendo dall’orizzonte politico) e poi taccio, lasciandoti dunque ribattere dato che ci tieni particolarmente a “non darmela vinta”, nel rispetto delle legittime posizioni di ciascuno, il “busillis” non è tanto ll contenuto della riforma quanto l’ennesimo tentativo (a mio avviso deletereo) di cercare di fidelizzare un pò di voti radicalizzando la contrapposizione politica, non essendo in alcun modo in grado di farlo diversamente (attraverso proposte, programmi, pratiche di governo e classe dirigente/candidati credibili).

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Io non svicolo, perché non ho mai detto che il premio di maggioranza sia un delitto costituzionale (anche se personalmente non mi piace, e ritengo che un sistema pienamente democratico sia il proporzionale senza soglie di sbarramento). C’è una bella differenza fra un premio di maggioranza (magari dato a una coalizione e non a un partito) di misura, come quello greco, e un premio di maggioranza smisurato e svincolato dalla percentuale di voti presi che permetta sempre e comunque di governare da soli, senza allearsi con nessuno, magari col 30% dei voti. Questo non succede nè in Grecia, nè in tutti i paesi occidentali che tu citi. Da nessuna parte esiste un premio di maggioranza dato a un solo partito che gli permetta di governare da solo, indipendentemente dalla sua percentuale elettorale.
    Per il resto, mi spiace, ma non posso modificare il mio atteggiamento. Non fa bene alla sinistra far finta che le cose siano meno schifose di quello che sono nella speranza di raccattare qualche voto in più. Il messaggio deve essere chiaro, forte e preciso, poi chi ci ama ci segua. Se non ci amano, non ci seguono e governa Renzi, anche questo è democrazia. Insomma, non è certo il modello Pisapia quello che farà resuscitare la sinistra, semmai la affossa allineandola alle posizioni della merdaccia di Rignano.
    Per quanto riguarda il tuo atteggiamento, non te la cavi con il paradosso sul Front National. Io non vengo qua a dire che “il Front National non mi piace, però quello che fa non è poi tanto brutto”, che è quello che fai tu con Renzi e il PD.