Rom, Monica Cerutti: no a provvedimenti discriminatori, disponibili ad aprire un confronto con l’amministrazione di Borgaro
Una dichiarazione dell’assessora regionale con delega all’immigrazione Monica Cerutti in merito alla vicenda di Borgaro e alla presunta decisione dell’amministrazione di sdoppiare la linea del bus che dalla periferia di Torino porta nella cittadina vicina all’aeroporto, in corrispondenza alla fermata al campo rom.
“Un tema tanto delicato non dovrebbe essere banalizzato. La Regione Piemonte non si sottrae alle proprie responsabilità e prima di tutto abbiamo voluto contattare l’amministrazione comunale per comprendere lo stato delle cose. Non vi sarebbe l’intenzione di portare avanti questo impresentabile provvedimento di sdoppiare la linea del bus che dalla periferia di Torino porta nella cittadina vicina all’aeroporto.
La proposta sarebbe stata avanzata da un cittadino e discussa durante un’assemblea aperta. Sarebbe opportuno che la Giunta comunale chiarisse la propria posizione in merito. Noi siamo disponibili a includere l’amministrazione comunale di Borgaro nel tavolo regionale che abbiamo avviato proprio sull’inclusione di rom, sinti, caminanti.
È evidente che esiste un problema e la Regione Piemonte ha colto il senso di solitudine nel quale vivono a volte le amministrazioni comunali nell’affrontare quello che viene percepito come un problema non risolvibile da una parte della cittadinanza. Gli amministratori non devono essere lasciati soli e noi dobbiamo fornire risposte complesse a domande specifiche, che sono anche l’esigenza di sicurezza. Mai però possiamo immaginare provvedimenti discriminatori, né sostituire alle politiche di inclusione provvedimenti securitari.
Noi abbiamo avviato un lavoro con tutti i soggetti che a diverso titolo hanno a che fare con la questione, compresi rappresentanti degli stessi rom, facendo emergere buone pratiche, a partire dall’inserimento dei bimbi nelle scuole.
Siamo disponibili ad aprire un confronto sul tema anche con l’amministrazione di Borgaro, mettendo da parte provvedimenti discriminatori ma anche inutili posizioni buoniste”.
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francesco