Roma, perché usciamo dalla giunta Marino
Sel ha deciso di non entrare nella giunta Marino perché mancano quelle condizione di cambiamento radicale che abbiamo chiesto.
La città vive una condizione di degrado e di paralisi dei servizi mentre la questione morale esplosa con Mafia Capitale investe la politica,in particolare il Pd e pezzi rilevanti del centrodestra, è tutt’altro che risolta. Noi al sindaco abbiamo dette che la relazione che Alfano vuole portare su Roma è un passaggio decisivo per capire il futuro amministrativo della città e che il governo Renzi doveva garantire prima della nuova giunta certezza sulle risorse per Roma a partire dal giubileo.
Su quesi punti oltre che sul programma, la questione trasporto e Atac tanto per citarne una, abbiamo avuto risposte negative e una proposta di giunta tutta rivolta agli equilibri del Pd costruita con l’obiettivo di rompere il rapporto con Sel.
Il Pd vuole un monocolore per mettere sotto tutela Marino senza dare alcuna garanzia sul rapporto con il governo.
La nostra scelta è stata limpida: rimanere al servizio della città ma con le mani libere e senza poltrone.
Certo una scelta dolorosa che ci proietta in un futuro tutto da costruire anche in relazione al lavoro da difendere di tanti nostri amministratori nei municipi romani.
Ma ripartiamo con la convinzione di una scelta che ora ci proietta nel territorio e nella costruzione anche a Roma del nuovo soggetto di una sinistra popolare e fuori dai salotti romani.
Con il Pd sarà competizione nelle proposte per Roma con il sindaco marino valuteremo le delibere: quelle utili a Roma le sosterremo in Campidoglio sulle altra sarà opposizione rigorosa.
*coordinatore provinciale di Sel Roma
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