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Giovedì, 20 febbraio 2014

Sardegna, Francesco Agus: «Le emergenza si chiamano povertà e disoccupazione. La nostra prima proposta: il reddito minimo garantito»

francesco agus

A 31 anni guida la pattuglia dei neo consiglieri Sel nel Consiglio regionale sardo. Con le sue oltre 2100 preferenze (i dati definitivi non sono ancora disponibili) ottenute nella circoscrizione elettorale di Cagliari, Francesco Agus è il più votato del partito.

Il suo risultato è lo specchio di un partito che in Sardegna si conferma solido, determinante e giovane. Con uno scarto di nemmeno tre punti fra Pigliaru e Cappellacci, infatti, il 5,18% di Sel è stato fondamentale per la vittoria del centrosinistra, finalmente unito e vincente. E il nuovo gruppo consiliare, formato da Eugenio Lai, Luca Pizzuto e dal riconfermato Daniele Cocco, vede ben tre trentenni su quattro.
«C’è una realtà, quella di chi ha trenta-trentacinque anni, che dovrebbe essere il vero motore della società ma sta in panchina e non ha nemmeno il diritto di vivere con dignità nella sua terra – spiega Agus – voglio portare in Consiglio quella voce, ma non solo. Voglio che sia ascoltata tutta la società sarda, quella del capoluogo e anche quella del resto della regione. Una società che ha gravi difficoltà».

sel sardegna
Francesco Pigliaru, appena eletto, ha dichiarato che le sue priorità saranno giovani, istruzione e disoccupati. Quale sarà il contributo di Sel?
Le parole di Pigliaru sono musica per le nostre orecchie. Il programma su quei temi risente fortemente del nostro contributo e ovviamente noi ci impegniamo per portarlo avanti. Mi fa piacere che nella scala delle priorità al primo posto ci siano proprio le nostre. Oggi la Sardegna ha un’emergenza disoccupazione e un’emergenza povertà. La povertà riguarda anche fasce di popolazione che mai avevano pensato di dover fare i conti con il problema, penso ad esempio al grande numero di lavoratori interessati da questo tema. Noi presenteremo, insieme alla coalizione, una proposta di reddito minimo garantito. E vogliamo che questa sia una delle prime proposte ad essere discusse. Sull’istruzione il primo passaggio sarà sicuramente il piano di edilizia scolastica.

Il risultato di Sel in Sardegna è importante: quattro consiglieri e un’ottima percentuale. Cosa vi ha premiato?
Ha premiato il lavoro di questi tre anni e l’aver messo in campo un ricambio completo della classe dirigente. La gran maggioranza dei dirigenti di Sel ha meno di quarant’anni e questa è una scelta coraggiosa, che ha portato ad avere uno dei gruppi consiliari più giovani che la storia dell’Autonomia ricordi. Dei quattro eletti tre sono trentenni, un risultato incredibile che ci responsabilizza a portare all’attenzione una voce che in Sardegna è forte e inascoltata. Un po’ come Enea che prese sulle spalle Anchise, la nostra generazione ha l’occasione di prendersi le sue responsabilità solo caricandosi sulle spalle la salvezza di se stessa e quella di tutti. A Cagliari poi dietro questo grande risultato c’è una squadra fortissima, quella del circolo “Sergio Atzeni” da cui provengo. Hanno fatto un lavoro splendido e non è un caso che questa squadra sia la stessa che è stata il motore dell’elezione di Massimo Zedda a sindaco di Cagliari.

A proposito di Zedda, ora il Comune di Cagliari potrà dialogare con una Regione di centrosinistra. Cosa cambierà?
Finalmente avremo rapporti fra Comune e Regione non viziati da logiche di contrapposizione. Alcune politiche del capoluogo sono state completamente boicottate dalla giunta di centrodestra. Penso ai progetti di riqualificazione urbana, all’edilizia abitativa e popolare, alla metropolitana leggera e in generale alle politiche di trasporto. La Regione ha agito da freno e adesso con un’amministrazione amica Cagliari spiccherà il volo.

Quale sarà la tua prima proposta in Consiglio regionale?
La prima cosa che proporrò sarà l’istituzione della Città metropolitana di Cagliari, perché sennò si rischia di perdere tantissimi fondi, come è accaduto finora per colpa dell’inadempimento della regione. E come gruppo proporremo sicuramente il reddito minimo garantito, che già avevamo presentato nella precedente consiliatura.

 Intervista a cura di Claudia Firino

Commenti

  • mariosi

    Piu’ che di reddito minimo garantito che nessuno ti dara’ mai,forse e’ il caso di aprire una vertenza nazionale soprattutto con i fondi europei ed eliminando folli tasse su barche ed altro che penalizzano una Regione dal grande turismo.

  • SandroS

    Occorre rilanciare il turismo in Sardegna, destagionalizzandolo per quanto possibile. Troppe località alla fine dell’alta stagione cadono in un vero e proprio letargo. La Sardegna è sia meta turistica di suo, sia ponte verso l’Italia e l’Europa per i turisti che provengono da lontano. La sua storia, le sue ricchezze e tradizioni vanno offerte durante tutto l’anno … E i prezzi DEVONO competere con quelli di altri Paesi europei, Croazia, Slovenia, Spagna… Così attirerete anche investimenti privati …