Sardegna, Vendola: «Capellacci un disastro. Nell’economia di una Regione servono industria, agricoltura, terziario, innovazione»
«Tra i problemi dell’Europa e quelli dell’Italia, a questi si cumula il disastro Cappellacci in Sardegna. Penso che io non debba dire nulla sia nel sentimento dei sardi». Così Nichi Vendola, a Iglesias davanti alla galleria di Villamarina, occupata da un gruppo di lavoratori interinali della ex Rockwool, prima tappa del suo tour di due giorni nell’isola in vista delle elezioni regionali del 16 febbraio. Accompagnato dal sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, e dal parlamentare Luciano Uras, entrambi di Sel, Vendola si è fermato davanti all’ingresso della galleria occupata e ha scambiato diverse parole con i lavoratori che, assieme al sindacalista della Fismic Giorgio Piras, hanno ricostruito la loro vicenda. Vendola ha attaccato la Giunta regionale. «Dico, ma come è possibile che non sia in grado di rispondere a questo problema, non vedo una spiegazione, non capisco qual è il vincolo di legge. In Italia da troppo tempo non c’è politica industriale, diciamo che l’egemonia culturale della destra ha spinto tutte le classi dirigenti a credere che la politica industriale fosse una competenza del sistema d’impresa. Il sistema d’impresa non fa politica industriale, fa profitto – ribadisce il leader di Sel – È lo Stato che deve dire io ti do i soldi se aumenti l’occupazione, se la qualifichi, se tu rinnovi i macchinari della tua azienda. Non ti do i soldi e tu prendi i soldi e scappa come nel film di Woody Allen come è accaduto in questi decenni».
Il presidente di Sel durante la visita nel Sulcis, la provincia più povera d’Italia, si è poi soffermato sul futuro industriale dell’area: «Credo ci sia la volontà di sotterrare un morto presunto senza neppure dare la soddisfazione di presentare un certificato di morte, ma io sono convinto che bisogna reagire all’idea ridicola che la Sardegna insieme al sud possa fare a meno delle industrie». «È morta la politica industriale. La morte del ciclo dell’alluminio credo avvenga per evaporazione, per sottrazione delle classi dirigenti a qualsiasi rendiconto: io però penso sia possibile discutere sul futuro dell’alluminio, mettendo da parte la convinzione che basta squagliare come neve al sole tutte queste fabbriche con le ciminiere per far apparire una realtà fatta di sole, di cielo, di artigianato e di ambiente, l’economia del bricolage», aggiunge Vendola. «Con le cartoline non si governa. Nell’economia di una Regione servono industria, agricoltura, terziario, innovazione. Purtroppo devo dire che in Sardegna c’è il catalogo di tutte le insipienze delle classi dirigenti che si sono succedute, il che fa di questa isola oggi un concentrato di tutti i dolori d’Italia».
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Seymour Wright
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