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Mercoledì, 2 settembre 2015

Sarò alla manifestazione di Roma contro la mafia. Senza se e senza ma. E senza secondi fini

Roma mafia capitale

Domani parteciperò alla manifestazione di piazza Don Bosco. Contro lo sfregio a Roma consumato proprio in quella piazza con il funerale show di Vittorio Casamonica e contro i tentacoli di ‘Mafia Capitale’ che hanno stritolato la città con la complicità e il silenzio di una parte consistente della classe dirigente. Scendere in piazza è un atto di responsabilità che deve partire dalla volontà di ognuno di fare pulizia fino in fondo. In primis dalla politica che deve sapersi riscattare da pagine ignobili di compromissione e omertà. La manifestazione deve essere un primo passo.

Ma non servono capri espiatori, serve una capacità fortissima di autocritica e cambiamento. Solo così si potrà voltare pagina. Solo così le forze politiche potranno riagguantare credibilità e autorevolezza. Chi tenta di utilizzare la piazza di domani per fare prove tecniche di grande piccola coalizione commette un errore grave almeno pari a quello di chi pensa di cavalcare la manifestazione per appoggiare o denigrare la giunta comunale.

Se abbiamo davvero imparato la lezione di questi mesi dovremmo aver capito che la mafia è un problema gigantesco che mina alle fondamenta l’immagine della Capitale. Debellare questo cancro, praticare l’antimafia a tutti i livelli, giudiziario, politico e culturale, è di per se obiettivo prioritario per il quale vale la pena battersi senza sconti, senza se e senza ma. E soprattutto senza secondi fini.

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