Scegli l’Altra Europa con Tsipras…tutto il resto è Troika!
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Cara Elettrice, caro Elettore,
tra poco più di un mese ci saranno le elezioni europee e tutti gli esperti di sondaggi dicono che tu sceglierai tra due possibilità, due soltanto. O non ti recherai neppure a votare, oppure, se lo farai, darai il tuo consenso o a Renzi o a Grillo, senza via di scampo. Aggiungono poi che la tua decisione, quale che sia, avverrà all’ultimo momento, pochi giorni prima o poche ore, addirittura.
Si vota per l’Europa e forse mai come oggi elezioni che in passato vivevamo come secondarie e distanti diventano importanti per il nostro futuro. Più importanti ancora di quelle politiche, per il semplice fatto che ormai quasi tutte le scelte che contano partono da Bruxelles più che da Roma. E più quelle scelte sono determinanti per le nostre vite, più esse vengono fatte al di fuori delle istituzioni democratiche. Sono nelle mani di un gruppo più che ristretto di persone che non devono rispondere al Parlamento sovrano bensì all’andamento dei mercati, alle banche che contano, ai grandi gruppi assicurativi.
Il fiscal compact, ad esempio, è nato così. Le politiche dette di austerità sono nate così, e quasi tutti i governi (tra loro, i più ossequiosi, quelli italiani) hanno agito sotto dettatura. Secondo questa filosofia prima viene il rigore e poi la crescita. Dopo anni di crisi la Grecia, vero esperimento e laboratorio di questa politica, si trova ad essere un paese in vendita. L’altra possibilità è quella di abbandonare l’Europa, ogni paese va per proprio conto e contro l’altro, rispolverando vecchie monete e vecchie frontiere, si torna alle economie nazionali, persino regionali. Infine c’è l’altra strada, quella di costruire l’Europa a partire non dalla moneta ma dalla politica, portando le decisioni che pesano sulle nostre vite dai circoli ristretti delle oligarchie finanziarie alle aule del Parlamento dove si riflette la volontà popolare.
Ora, cara Elettrice e caro Elettore, le elezioni europee vengono raffigurate in Italia come un duello all’ultimo voto tra le prime due possibilità. Della terza, quella che si batte con il coraggio del cambiamento, un uomo come Alexis Tsipras (e noi con lui) non ti viene detto nulla se non lo vai a cercare con pazienza e con curiosità.
E’ la spettacolarizzazione della politica che lo richiede. Da una parte Renzi, l’uomo nuovo che imprime energia e velocità ad un paese assopito nella sua paralizzante rassegnazione, che alza in ogni momento la posta delle sue promesse e dei suoi annunci. Ma che sta dentro le righe di quella politica di austerità imposta dalla Troika di Bruxelles anche al suo governo. Dall’altra Grillo, l’uomo solo contro tutti e contro tutto, abile a cogliere ogni vantaggio da una cattiva politica che in questi anni si è distaccata sempre più dalla vita quotidiana delle persone. Ma che non propone una via d’uscita che non sia quella di distruggere semplicemente la realtà esistente. Il primo mette la propria nuova e dirompente energia dentro il barile ormai vuoto di una politica vecchia. Il secondo copre il vuoto di una proposta, che non ha, con il dileggio e l’insulto che culmina nella dialettica del vaffanculo.
Se ti fermi un attimo a pensarci, cara Elettrice e caro Elettore, sono due differenti tecniche di marketing elettorale essenziali l’una all’altra, speculari alla logica del duello. Tu devi startene seduto, tranquillo e possibilmente passivo, e alla fine premere, il giorno del voto, uno dei due mi piace. Lo farai, dicono ancora i sondaggisti, proprio all’ultimo momento, perché lo spettacolo dura in continuazione. Questo tipo di spettacolo non ha soste per il pensiero, non ha luogo per farsi un’idea propria, non ha voce per una critica ragionata. Richiede sempre e soltanto il tuo consenso, alla condizione che sia passivo, che non tolga lo splendore della scena ai duellanti. Ma il voto è tuo, è ancora tuo, tua la decisione e la scelta. Esercitala nel rispetto di te stessa, di te stesso, della tua voglia di capire, di andare più a fondo nella conoscenza delle cose che possono apparire distanti e che invece ti riguardano sempre di più. Poi, alla fine, deciderai secondo la tua coscienza. Ma esci dalla logica del duello che ti viene imposta e guardati attorno. Vedrai che un’altra Europa è possibile, perché è la tua Europa, quella che ti chiede di esistere, non di assistere. Tutto il resto è Troika!
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