Scotto: Renzi con i gessetti in mano come vecchio maestro dimostra che chi lo contesta ha ragione
«Se il Presidente del Consiglio Renzi è costretto a prendere i gessetti in mano davanti alla lavagna, come un buon vecchio maestro, significa che ha ragione chi in queste settimane si è opposto alla riforma del suo governo. Renzi usa la sua forza comunicativa per nascondere la forzatura contro la scuola pubblica e contro chi in quella scuola svolge il suo preziosissimo lavoro». Lo afferma il capogruppo di Sel a Montecitorio on. Arturo Scotto.
«I tanti commenti alle parole di Vendola dimostrano che la cosa è sfuggita di mano alla sacra unione dei rottamatori della scuola pubblica: i capi coro del renzismo e gli eredi legittimi della Gelmini. Nichi Vendola non ha mai affermato che i presidi sono corrotti. Ha semplicemente detto che i poteri che il ddl del governo attribuisce ai dirigenti scolastici possono alimentare la corruzione perché introducono elementi di discrezionalità eccessiva nella scelta dei docenti, corrompendo così il principio sacrosanto della libertà di insegnamento. Inoltre il “preside-faraone” avrà la possibilità di maneggiare denaro, decidere se e quale sponsor prendere e perché. Invece di fare la solita opera di distrazione di massa dovrebbero rispondere di questo. Evidentemente sono nervosi», conclude Scotto.
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Cosimo De Nitto