Scuola, ambiente, lavoro e democrazia: otto referendum con l’obiettivo di “tornare a contare”
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Quattro temi – scuola, ambiente, lavoro e democrazia – per otto referendum con l’obiettivo di “tornare a contare”, sono stati presentati stamani, a Potenza, nel corso di una conferenza stampa, dal responsabile provinciale di “Possibile”, Renato Armignacco, dalla coordinatrice regionale e dal parlamentare di Sel, Maria Murante e Giovanni Barozzino, e dal rappresentante di Sinistra Lavoro, Ciccio Cirigliano.
Il comitato promotore è composto anche dalla Fiom, da Rifondazione Comunista, dall’Arci e da Comunità lucana. La raccolta delle firme, iniziata a luglio, proseguirà fino al 30 settembre. Il primo e il secondo quesito (con il titolo “Democrazia”) riguardano l’eliminazione dei capilista bloccati e delle candidature plurime, e l’eliminazione della legge elettorale proporzionale con premio di maggioranza, capilista bloccati e candidature multiple; dal terzo al quinto (“Ambiente”) si punta ad abrogare l’ipotesi di trivelle in mare, il carattere strategico delle trivellazioni e le procedure speciali per le grandi opere. Il sesto e settimo (“Lavoro”) riguardano l’esclusione del demansionamento e la tutela dei lavoratori dai licenziamenti illegittimi. Con l’ottavo, infine, (“Scuola”) si chiede l’eliminazione del potere di chiamata del preside-manager. “Sono quesiti importanti – hanno detto gli organizzatori – a partire dal carattere strategico delle estrazioni petrolifere e dallo ‘Sblocca Italia’, che riportano al centro temi cruciali per l’Italia e per il Mezzogiorno, e soprattutto per la tutela dei lavoratori e dei cittadini”.
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Enrico Matacena
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artemi
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