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Martedì, 23 giugno 2015

Scuola, il governo presenta un maxiemendamento. Sel: si corre il rischio dell’ennesima farsa. I nostri emendamenti restano

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Il maxiemendamento presentato dai relatori sul ddl scuola scontenta le opposizioni che, pur avendo dato una lettura ancora superficiale del nuovo testo, sono concordi nel dire che di fatto “l’impianto rimane lo stesso” e che quindi gli emendamenti di Sel, M5S e Lega resteranno e non saranno ritirati.

Da parte sua, invece, la relatrice Francesca Puglisi ha sostenuto, al termine della riunione della commissione Istruzione del Senato, che il maxiemendamento “raccoglie quanto ascoltato durante le audizioni, tiene conto del dibattito svolto in commissione e raccoglie diverse richieste delle opposizioni. Ci sono – ha spiegato – dei miglioramenti ad esempio nei criteri per la quota premiale per i docenti”. E ancora, ha difeso “la buona scelta” della ‘chiamata diretta’ dei presidi e ha sostenuto: “I dirigenti scolastici non sono manager ne’ sceriffi ma persone responsabili degli esisti della scuola”. Da qui il rinnovato invito alle opposizioni a collaborare e a ritirare gli emendamenti.

Ma la risposta di Sel, M5S e Lega – anche se sarà l’ufficio di presidenza che stabilirà i tempi per la presentazione di subemendamenti – non si è fatta attendere. «Non ci pare che nel maxiemendamento presentato oggi in commissione sia stato recepito alcunché delle nostri critiche alla riforma della scuola». Lo affermano la presidente del gruppo Misto-Sel Loredana De Petris e la senatrice di Sel Alessia Petraglia. «Vedremo nelle prossime ore -proseguono le senatrici- se alla commissione Cultura verrà data possibilità di intervenire sul maxiemendamento e di votare oppure se, come è stato sinora e come temiamo sarà anche in futuro, tutto si risolverà in una ignobile farsa». «Quanto all’alibi dei ‘tempi stretti’, sbandierato anche oggi dal presidente della commissione -sottolineano- non ci stancheremo mai di sbugiardare il governo. Il solo ostruzionismo è stato fatto dal governo e dalla maggioranza, che hanno letteralmente impedito alla commissione di lavorare e votare con il solo obiettivo -concludono- di evitare che il Parlamento sovrano potesse esprimersi».

Anche per la senatrice M5S, Enza Blundo, «nonostante alcune modifiche riprendano ciò che abbiamo portato avanti, nella sostanza però non cambia nulla» e per questo «la nostra posizione rimane la stessa». Quindi, «ci auguriamo che i lavori della commissione possano proseguire» ricordando che «la settimana scorsa la commissione era stata sconvocata solo per le dichiarazioni di Renzi a ‘Porta a porta’ su una possibile conferenza di luglio». Stessa linea per la Lega. Il capogruppo Gian Marco Centinaio ha detto: «Vedremo se qualcosa è stato accolto e cosa. Noi della Lega abbiamo presentato solo 130 emendamenti, di merito e non certamente per ostruzionismo: se qualcuno verrà accolto, non lo presenteremo più. Sennò rimarrà. Non facciamo sconti a nessuno».

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