Sei in: Home › Attualità › Notizie › Scuola, negata presenza in commissione Cultura rappresentante opposizione. Sel: così si stravolge regolamente
Giovedì, 21 maggio 2015

Scuola, negata presenza in commissione Cultura rappresentante opposizione. Sel: così si stravolge regolamente

P

Protesta di Sel contro presidenza del Senato e Pd. «Per blindare la riforma della scuola – denuncia il presidente del gruppo Loredana De Petris – hanno impedito il trasferimento di una nostra senatrice in commissione Istruzione, Maria Mussini, che tra l’altro prima firmataria del ddl di iniziativa popolare sulla scuola, così com’era nostro diritto fare». «E’ davvero grave che il presidente del Senato ci abbia detto invece di no perché si doveva garantire l’equilibrio in commissione tra maggioranza e opposizione», dice De Petris.

«La Mussini – spiega De Petris che nell’Aula di Palazzo Madama ha fatto sentire forte la sua protesta – non solo è professoressa, ma, ripeto, è anche la prima firmataria del ddl di iniziativa popolare sulla scuola presentato in Parlamento molto prima che il governo decidesse di intervenire. Il regolamento mi consente di avere un terzo esponente come gruppo Misto in commissione, perché non avrei dovuto mandarla in commissione per seguire la riforma? E perché il presidente del Senato mi ha dovuto dire di no?».

«In più telefonandomi a casa – aggiunge la senatrice – e dicendomi che il rapporto, con la Mussini in commissione, sarebbe stato di 14 a 12 invece che di di 14 a 11. Cos’è non si fidano di Tocci e Mineo?». «Per blindare la riforma della scuola, insomma – rincara la dose la De Petris – stravolgono il regolamento e questo non è giusto». In più, sottolinea ancora la parlamentare, in commissione Istruzione «c’è anche Salvatore Di Maggio (Gal) in sostituzione ormai permanente del sottosegretario Angela D’Onghia» che «loro contano come opposizione e non come maggioranza, come mi ha spiegato anche Grasso». «Ma questi – osserva – non sono problemi nostri. Noi abbiamo il diritto di avere un terzo esponente del gruppo in commissione e lo rivendichiamo. Non si può stravolgere il Regolamento del Senato per un discorso di convenienza numerica del Pd che punta a blindare la riforma con un margine ampio di numeri». «Vedrete – conclude De Petris – che alla fine, per evitare sorprese ed essere certissimi con i numeri, sostituiranno ancora una volta Mineo..». 

Commenti

  • Maria Rossi

    sono dei poveri bastardi, che altro dire

  • https://www.facebook.com/francesco.dangelis.1 Francesco D’Angelis

    Sinceramente, c’era da aspettarsi questo atteggiamento dal Presidente Grasso, ormai asservito a questo “partito unico” che è divenuto, ad oggi, il Partito Democratico. Loro fingono di non sentire l’onda di protesta che si sta abbattendo sull’ennesimo scellerato provvedimento di questo Governicchio, ma avvertiranno l’onta alle elezioni, prima o poi!