Scuola, scontri e tensioni a Milano, Torino e Napoli. Fratoianni: il governo invece di manganellare studenti e professori dia risposte all’Italia
Migliaia di studenti e professori sono scesi in piazza per protestare contro il governo e la riforma della scuola voluta dall’attuale maggioranza. A Milano, dove secondo gli organizzatori hanno aderito ai cortei quattromila ragazzi, ci sono stati momenti di tensione e scontri. In particolare un professore 50enne e una 18enne sono stati colpiti alla testa durante una colluttazione fra il cordone della celere e i manifestanti.
Feriti anche a Napoli, dove due giovani e quattro poliziotti sono rimasti coinvolti durante l’azione di alleggerimento che le forze dell’ordine hanno eseguito quando i manifestanti, partiti da piazza del Gesù, si stavano avvicinando a piazza Trieste e Trento per dirigersi verso la sede di Confindustria. Un giovane ha accusato un malore mentre i poliziotti, in assetto antisommossa, caricavano.
«Invece di far manganellare studenti e professori che oggi manifestano nelle piazze contro i provvedimenti del governo sulla scuola, Palazzo Chigi dovrebbe occuparsi dei problemi seri del Paese» afferma Nicola Fratoianni.
«Renzi invece di continuare nell’opera continua di propaganda, – prosegue il coordinatore di Sel – dovrebbe dare qualche risposta ad un’Italia, la cui crescita continua ad essere irrisoria sul piano dei numeri, e negativa sul piano sociale e sulle condizioni materiali di vita delle persone, con milioni di disoccupati e con milioni di persone che si sono ormai rassegnate a non cercare più un’occupazione».
«Cosi non va. Si cambi rotta, a partire dalla Legge di Stabilità. Noi di Sinistra Italiana – conclude Fratoianni – avanzeremo nelle aule parlamentari proposte precise per far ripartire gli investimenti, verificheremo lì se c’è la reale disponibilità del governo Renzi nel voler ridare speranza ad un Paese che continua a soffrire»
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francesco