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Lunedì, 22 giugno 2015

Scuola, Sel: dal Governo solo e sempre ricatti

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«Ogni giorno il presidente del consiglio ripete il suo ricatto: o la riforma della scuola passa come la voglio io o ne faranno le spese i 100mila precari che dovrebbero essere assunti. E’ un ricatto ignobile e indecente», affermano la presidente del Gruppo Misto-SEL Loredana De Petris e la senatrice di SEL Alessia Petraglia.

«Dal momento che continuano a girare voci infondate sul fatto che il governo starebbe cercando un accordo con le opposizioni – proseguono le due senatrici – è bene chiarire che per quanto ci riguarda dal governo e dal Pd non è arrivato alcun segnale di disponibilità e non c’è stata alcuna ricerca di una mediazione».

«Renzi mente anche quando afferma che sarà il Parlamento a decidere sulla riforma della scuola. Abbiamo iniziato a discutere in commissione Istruzione dal primo giugno, poi il Governo ha chiesto tempi più stringenti perché il Miur imponeva di approvare il ddl con le assunzioni entro il 15 Giugno. Quando abbiamo chiesto di leggere il parere del MIUR, tutto si è rallentato. Oggi di nuovo il Governo mette fretta chiedendo alle opposizioni di ritirare gli emendamenti. La verità è evidente: a rallentare i lavori è stato il governo con il solo obiettivo di non permettere al Parlamento di esprimersi, e solo a questo scopo verrà adoperato il voto di fiducia»,  affermano poi le senatrici di SEL

«Non si riesce neppure a capire – concludono le senatrici De Petris e Petraglia – quanti saranno realmente i precari assunti quest’anno. Lo abbiamo chiesto, non abbiamo ricevuto alcuna risposta, così come non è stato spiegato né a noi né al paese perché governo e maggioranza si oppongono allo stralcio. Tutto quel che il governo ripete è che sono le opposizioni a impedire le assunzioni. E’ una bugia vergognosa a cui nessuno crede più».

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